Una previsione non semplice…
Un viaggio incredibile…
Un’esperienza pazzesca…
Con Andrea abbiamo vissuto, in diretta, il cambio della guardia…
Partiti con scirocco impostato sul settore centro orientale, il valore termico di partenza, a Genova Voltri registrava un inequivocabile +10 che gettava Andrea nello sconforto più totale…
Gian, ma avevi detto una cinquantina di centimetri, com’è possibile se piove in questo modo con queste temperature…
Andre, stai tranquillo, tu e il tuo pandino portami dove ti dico io…
Saliamo verso il Faiallo…
La legge di Madre Natura è implacabile…
Perdiamo 0.6 gradi ogni 100 metri di quota…
Impossibile trovare una temperatura negativa al passo…
Mentre saliamo la pioggia si fa sempre più insistente…
Lo scenario che attraversiamo è quello dai colori e dai connotati quasi autunnali…
E ci accorgiamo di quanto i terreni siano saturi…
L’acqua ruscella praticamente ovunque…
Fiumi che scendono giù dai versanti sin verso i mille metri del Faiallo…
Qui, raggiunto il passo, con una temperatura ancora abbondantemente positiva, si cominciano ad intravedere i primi fiocchi in mezzo alla pioggia…
Un po’ di poltiglia per strada…
Poco bianco ai bordi…
Lo scirocco è ancora troppo invadente…
Scendiamo verso Urbe, passando per Vara superiore e Vara inferiore…
Piove a dirotto…
Dai versanti i rivi laterali sputano acqua per strada come se piovesse da una settimana…
Tutt’attorno è giallo autunno…
Neppure tracce di vecchi nevicate…
In fondo al bivio per Urbe ci fermiamo ad osservare la diga dell’antenna, che tracima come fosse un fiume in piena…
Sarà certamente capitato altre volte…
A me non era mai capitato, men che meno nel mese di febbraio…
Saliamo verso il Beigua…
Siamo sul versante padano…
Ma qualcosa sta cominciando a cambiare…
Piove, ma i primi fiocchi misti ad acqua li incontriamo intorno ai 700 metri di quota…
Saliamo e il nostro meteotracker portatile non mente…
La temperatura scende progressivamente…
E mentre lei scende, la Dama si fa sempre più strada tra la pioggia…
Sino a cominciare ad imbiancare tutto…
Strada compresa…
Al Rifugio di Pratorotondo lo spettacolo è commovente…
La fioccata esattamente come speravamo di incontrarla…
Si punta la vetta del Beigua…
Lì, a quasi 1300 metri di quota, la temperatura è bassa sin dalla mattina presto, e il manto nevoso comincia ad essere generoso…
Una decina i centimetri al suolo…
Fitta la nevicata in corso…
Quando risaliamo in auto, si consulta la condizione termica in zona…
C’è il cambio di rotta auspicato…
Travaso padano entrato prepotente dal passo del Faiallo…
E non solo…
Lo abbiamo lasciato un’ora prima con un valore di quasi due gradi positivo, lo ritroveremo con un valore negativo…
Ripartiamo…
Ma non siamo più solo io e Andrea col suo mitico pandino…
Di pandino si aggiunge anche quello di Ennio, meteobelina di Rossiglione, che col suo 4×4 ci raggiunge e ci segue nel viaggio di ritorno verso Genova…
Mentre scendiamo nuovamente verso Urbe ci accorgiamo del crollo verticale della QD che oramai aveva guadagnato tutta la vallata…
Insomma, fiocca, anzi saffiocca con entusiasmo sino ai 600 metri scarsi di Urbe…
Riprendiamo la strada verso il Faiallo…
Ma dopo meno di due ore, forse un’ora e mezza, non di più, lo scenario è completamente ribaltato…
La nevicata si fa fitta, con fiocchi di medie dimensione e l’accumulo al suolo comincia ad essere importante…
A Vara superiore ci mettiamo in coda allo spartineve…
Ma il tratto finale, verso il rifugio La Nuvola sul Mare, è qualcosa di commovente…
Trenta centimetri di neve intonsa caduti in un paio d’ore…
Descrivere quel paesaggio è difficile…
Bisogna viverlo…
E dopo un tentativo maldestro e mezzo riuscito di diretta con gli amici di GoodMorning Genova a causa di una connessione a dir poco schifosa, cominciamo la discesa verso Genova…
Ripercorrendo quella strada percorsa qualche ora prima sotto una fitta pioggia, con temperature ampiamente positive e il colore giallo ad accompagnarci sino in quota…
Il rientro ha tutto un altro sapore…
L’accumulo sulla strada è di quelli importanti…
Si scende col 4×4 rigorosamente inserito…
L’accumulo al suolo, anche se via via sempre più esiguo, ci accompagna addirittura sino al Turchino…
E i fiocchi di neve quasi al Fado, a circa 300 metri sul livello del mare…
Lo scirocco un lontano ricordo…
Sua Maestà il travaso che pompa aria fredda come l’avevamo disegnata…
Arrivato in fondo, tappa al panificio, due slerfe di focaccia ampiamente guadagnate e felici come bambini sotto l’albero di Natale…
Toglietemi tutto, ma non la mia Dama…