Al di là dei valori massimi raggiunti quest’oggi, limati e calmierati dalle brezze più vivaci rispetto ai due giorni precedenti, temo la notte che verrà…
Che a differenza dell’anno che verrà, non sarà tre volte natale, ma sarà tre volte Mestizia…
L’avvicinamento dei primi sbuffi atlantici a fare l’inchino alle Alpi nord occidentale, il lieve calo della pressione a nord e il parziale e temporaneo ritiro dell’alta pressione a sud stanno già muovendo i primi brandelli di una Santissima che proveranno ad abbordare la linea di costa…
Ne deriva un’inevitabile inibizione dello smaltimento del calore verso l’alto, un accumulo di Matrigna Umidizia (al secolo Mestizia) nei bassi strati e un Don Mercurio che, in alcuni casi, farà persino fatica a scendere al di sotto dei 25 gradi nel suo momento più “fresco”…
Insomma, più che una nottata tropicale rischiamo una nottata vietnamita, con valori termici compresi fra 20 e 25 gradi e tassi igrometrici superiori al 90%…
Nel frattempo sarebbe bastata la misurazione ignorante di Andrea…
Ma è arrivata anche la certificazione (certo, un po’ meno ufficiale 😁🤣) dalla boa regionale di Capo Mele che alle 16 certifica la nostra di misurazione con un perentorio 25.9°C…
E non è neppure detto che non possa ancora ricevere un ritocco verso l’alto…
Domani il flusso al suolo si disporrà inevitabilmente dal mare…
Con la probabile solita e immancabile curvatura proveniente da sud-est e un accumulo della Santissima che potrebbe prediligere il settore centro occidentale…
Contemporaneamente, al di sopra delle nostre teste, le correnti si disporranno da sud-ovest, richiamando un Capitan Libeccio che supporterà non solo il transito della saccatura depressionaria in quota, ma che alimenterà episodi di marcata instabilità a più riprese soprattutto all’interno del Catino Padano e su tutto il settore alpino e prealpino centro settentrionale…
Per trasferirsi anche su quello nord orientale, dove si presenteranno intensi ma più rapidi e transitori…
Aggrapparsi a un modello piuttosto che a un altro diventa molto complicato, perché la linea di demarcazione fra l’aria più fresca in entrata dall’Atlantico e l’aria calda in risalita in seno all’anticiclone africano non è così facile da disegnare e interpretare…
Molto più semplice quando avviene nelle zone dell’Europa continentale, in Francia o in Germania, senza ostacoli, senza un’orografia che possa modificarne traiettorie ed effetti al suolo…
Qui abbiamo Alpi, Appennini e un Mare Nostrum che comincia a scaldarsi, anche troppo…
Tenderei ad escludere episodi temporaleschi lato mare…
Non è detto, però, che tra la mattina e l’ora del desgiunè, un potenziale passaggio temporalesco a sud del Po possa coinvolgere le zone interne occidentali, con un inchino veloce ma moderatamente instabile…
Dunque interno ponentissimo e interno savonese…
Meglio a levante e levantissimo anche se resta alta la probabilità di un cielo variabilmente pasticciato per quasi tutto il giorno…
Per quanto riguarda l’eventuale coinvolgimento di Milano per il concerto di domani sera preferirei aspettare gli aggiornamenti di domattina…
Anche se continuo a pensare che il passaggio più intenso, su Milano, dovrebbe manifestarsi proprio in serata…
Ma tra l’altro, mi vien da chiedere…
Ma nell’ultimo mese, un concerto senza slavata annessa, sono riusciti a farlo? 😁😁🤣
Vi lascio con il satellite a tutto tondo…
Giusto per ricordarvi che lo schema è sempre quello di questi ultimi due mesi, quello che continua a piacermi poco…
Con le Azzorre desaparacidos, l’Africa mai troppo elevata a occidente e con la tendenza a prediligere continuamente la parte continentale più orientale dell’Europa…
Bonsuar 😘
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