Madre Natura ha steso la coperta…
Come da premesse, come da promesse…
Rimboccata da levantissimo sino al confine dei senza bidè, sta condizionando un Don Mercurio altalenante…
Soprattutto nelle zone interne…
Spalmato, letteralmente sdraiato, lungo la ristretta fascia costiera, si barcamena tra 9 e 11 gradi, con qualche punticino in meno laggiù, in prossimità di una piana spezzina che riesce, in parte, a raffreddare un filo meglio del resto di casa Liguria…
Curioso l’andamento termico di alcune valli lontane dal mare, come la valle Stura, inchiodata per tutto il giorno, con uno strato di aria fredda incollato al suolo non lontana dagli zero gradi…
Stasera, il più mite e umido alito marino ha fatto tappa a Voltri, attraversata Mele, scavallato il passo del Turchino e raggiunto Masone dove il termometro è improvvisamente schizzato a oltre 7 gradi…
Qualche chilometro più a nord, a Rossiglione, la spinta marina di Mastro Eolo non è arrivata e il cuscino freddo incollato al suolo è rimasto lì al suo osto oscillando non lontano dagli zero gradi…
Idem con patate in molte delle località della val Bormida, alle spalle di Savona, e della val di Vara un passo dietro La Spezia, dove Capitan Libeccio, appena accennato, non riesce a sfondare e i valori restano relativamente bassi…
Ennesimo scempio in montagna, dove si registrano valori positivi anche sopra quota duemila…
E continua l’andamento siccitoso in gran parte del nord-ovest, in particolare in Piemonte, dove lo ricordo, da metà gennaio, è stato proclamato lo stato di emergenza incendi…
In pieno inverno, con le Alpi sofferenti e le pianure incappucciate sotto una coltre nebbiosa d’altri tempi…
Domani, il richiamo del Capitano, sarà un filo più vivace…
La sua provenienza, da sud-ovest, “schiferà” il ponentissimo, forse anche il savonese più occidentale, regalando, tra brandelli di Santa Macca vagabondanti, ampi spazi soleggiati a un Gran Soleil che, dall’inizio del solstizio d’inverno, ha già guadagnato come un primo tempo di una partita di calcio…
Diverso l’andazzo dal savonese orientale sin verso il confine dei senza C…
Santissima a produzione locale, artigianale e rigorosamente autoctona, in seno ad un Capitano più audace, più disinibito e con un bagaglio a mano di Mestizia che metterà a dura prova un Gran Soleil che, solo nelle prime ore del pomeriggio proverà a spaccare e a disperdere gli assembramenti meno compatti e a far filtrare qualche raggio di luce…
Insomma, puntiamo tutto sul tramontigno…
Col ponentissimo probabilmente sgombro e la Santissima un po’ meno compatta dall’altra parte a far giochi di luci e di ombre, in attesa di momenti migliori…
Non abbiamo altro…
E l’attesa sarà ancora lunga e dolorosa…
Aggiorno il diario e vi lascio con la solita tavolozza disegnata per domani mattina…
Bonsuar