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Previsioni per lunedì, 27 maggio 2024

Siamo onesti, una domenica così ce la siamo meritata, tutta, fino in fondo… 🥰

Anche se non sono mancati i cavolfiori…

Anche se non sono mancate locali sgocciolate su qualche testata di confine in alta val Trebbia e forse in alta val d’Aveto…

Anche se ci siamo limitati a massime intorno ai 22 gradi, con qualche picco più alto relegato nella piana spezzina, ma lontani dai quasi 30 gradi (trenta gradi!!!) norvegesi…

Lontani anche dai 25/27 gradi del Catino Padano dove le brezze marine non sono riuscite, come accaduto per casa Liguria, a calmierarne i valori massimi…

Anche perché domani si torna nel limbo…

In quel corridoio che non si è mai completamente chiuso di un flusso atlantico mai domo…

E domani si riapre…

Ce ne dovremmo accorgere già tra questa notte e domattina…

A media ed alta quota l’aria comincerà a umidificarsi e il nastro trasportatore atlantico comincerà a veicolare nubi alte, a tratti stratificate in movimento rapido da ovest verso est…

Il piatto forte comincerà a mettere insieme i suoi migliori ingredienti in tarda mattinata…

Il solito angolino a cavallo tra Alpi Marittime e Alpi Liguri comincerà a sfornare i primi cavolfiori, destinati a divenire imponenti, minaccevoli e temporaleggianti…

Contemporaneamente, l’Appennino centro orientale non se ne starà con le mani in mano e dalla costa, la vista verso monte, sarà semplicemente spettacolare…

Durante le prime ore del pomeriggio mi aspetto una prima intrusione dell’instabilità alpina verso la val Bormida…

Mentre a levante, al netto di soprese al momento non prevedibili, i groppi temporaleschi o comunque i rovesci lungo le dorsali di confine dovrebbero traslare verso nord, in direzione del Catino Padano…

Ma sarà solo il prodromo della portata principe che Madre Natura ha in serbo per gran parte del nord ovest…

L’entrata in quota di aria più fredda, accompagnerà una linea fortemente instabile che, come un aratro, attraverserà tutta la regione dei gianduiotti e proverà lo stramazzo su casa Liguria in cerca di refrigerio lungo la nostra battigia…

A dirla tutta, i modelli, sono molto timidi…

Disegnano un passaggio temporalesco che dalle retrovie del cuneese e dell’astigiano dovrebbe scavalcare la barriera montuosa e lambire la linea di costa, con movimento ovest -> est dal savonese sin verso tutto il genovesato…

A favore della modellistica c’è l’orario, certamente più adatto a fenomeni intensi sulla terra ferma che lungo la costa…

A favore, invece, di una turbolenza e un’irrequietezza maggiore rispetto a quanto prospettato dai modelli, c’è l’esperienza di questi giorni e un Mare Nostrum che, sebbene in svantaggio termico rispetto alla terra ferma, oggi, per la prima volta, ha superato la fatidica soglia dei venti gradi…

Staremo a vedere…

Anche perché qualora dovesse riuscire ad accendersi Mare Nostrum sotto costa, la traslazione verso est potrebbe spingere l’instabilità persino sino a raggiungere, in serata, il levantissimo…

Ma è un disegno previsionale tutto da verificare, tutto da vivere e da raccontare…

Io vi lascio con due tavolozze…

Quella dell’esordio, all’ora del desgiunè, dei primi segnali dell’instabilità montana…

E quella di uno stramazzo che un po’ più tardi proverà l’approdo verso la linea di costa…

Bonsuar 😘

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