Quanto sia diventato critico nei confronti del mondo pallonaro lo sanno anche i sassi.
E ho smesso ormai da tempo di commentare qualsiasi cosa riguardi quel mondo.
Ho seguito in debito silenzio la morte di un uomo di 31 anni per il semplice fatto che purtroppo so cosa possa significare perdere un marito un amico un compagno un figlio un parente e un padre a quell’età.
Ieri, per la prima volta dopo non so quanti anni, ho pianto davanti alle immagini che arrivavano da Firenze.
Certo, possiamo sempre comparare certi atteggiamenti e certe reazioni con i drammi che si consumano quotidianamente accompagnati dall’indifferenza assordante.
Però vedere quel mondo laccato stringersi attorno non solo al dolore ma anche e soprattutto ai valori di quell’uomo al di là dei suoi meriti sportivi mi ha commosso.
E a mia figlia che mi ha chiesto se stessi piangendo, così a caldo, non ho saputo rispondere. Bruciore improvviso agli occhi.
Non ci ha creduto ovviamente, poi ha visto la tv e ha avuto il buon cuore di non chiedermi altro.
Sempre avanti loro!!!