Previsione per venerdì, 7 gennaio 2022

Programma rispettato al centimetro…

Gli ultimi fiocchi, in forza di una ritornante che stamattina mostrava già i segni del declino, sono caduti lungo la linea di confine è nelle zone interne sino a tarda mattinata…

Il cielo è andato via via rasserenandosi e Gran Soleil è tornato il protagonista di casa Liguria…

Insieme a Sua Maestà, che non ha mai smesso di prenderci a schiaffi acuendo una sensazione di freddo che mancava da un po’…

Don Mercurio come l’abbiamo disegnato ieri sera, freddo in quota, in linea con le medie del periodo lungo la costa dove non ha mai faticato ad andare in doppia cifra…

Di sciabolate artiche e novelli ’85 al momento non se ne vede neppure l’ombra…

Di precipitazioni liquide o addirittura solide non ne cadrà per giorni…

L’unica fortuna sarà quella di restare sotto un flusso costante di aria più fredda che, soprattutto in quota, si adopererà quotidianamente per provare a mantenere il più a lungo possibile il sottile manto nevoso caduto sull’Appennino orientale…

Sul settore centro occidentale, invece, che ieri ha visto solo acqua e al momento dell’entrata dell’aria fredda s’è visto scappare verso levante e sotto il naso il fronte perturbato, cippa lippa…

Acronominando, DADDD…

Dama a data da destinarsi…

Domani il vortice di bassa pressione tenderà ad allontanarsi ancora un po’ da casa Liguria assicurando una giornata sostanzialmente stabile…

Con due varianti sul tema…

Domattina possibile assembramento umido e dunque nuvoloso al centro della regione versante padano…

Insomma Gran Soleil di qua, possibile temporaneo grigiume su valle Scrivia e valle Stura…

Poi sarà una passerella modello tapì rulan di nubi alte a quote da altissima purissima levissima in viaggio e sfilata in stile pret a porter da ovest nord-ovest verso est sud-est…

Indizio inequivocabile per un possibile tramontigno colorato e mozzafiato…

Sua Maestà un filo meno sostenuta da metà giornata, accompagnata da un Don Mercurio senza particolari scossoni…

Gelo in quota, freddo nelle conche interne, minime ad una cifra ma sempre over 5 lungo la costa e massime in doppia cifra senza particolare fatica…

Vi lascio con la banda nuvolosa ad alta quota in transito domani sopra casa Liguria…

E il rumore dell’oblò, che ovviamente non potete sentire, che gira che è una meraviglia…

Bonnuì ❤️

Previsioni per giovedì, 6 gennaio 2022

Stanotte, quella vecchietta di una Befana avrà il suo bel da fare…

A cavallo della sua scopa ce la vedo a volteggiare e caprioleggiare tra i camini di casa Liguria in balia di Sua Maestà, più incazzosa che baldanzosa…

Il fronte perturbato, rallentato nel suo cammino da ovest verso est, insiste e persiste ancora dal Promontorio verso levante mentre l’ingresso di Sua Maestà, soprattutto dal genovesato verso ponente si è fatto vigoroso…

Insomma, son schiaffi a mano aperta…

E fanno male…

Ma il crollo termico, avvenuto dapprima in quota, lentamente ma progressivamente si manifesterà anche al suolo e la sensazione di freddo, acuita dalle sventagliate di Sua Maestà sarà notevole…

In quota si torna sotto zero…

Quasi certamente sopra i mille metri…

Occasionalmente anche un pelo sotto…

Lungo la fascia costiera, le minime tornano finalmente ad una cifra, ma stante un Mastro Eolo furente e rabbioso e in parte compresso non si scenderà sotto i 5 gradi…

Risveglio ancora grigio…

Meno scuro su centro ponente…

E tendente a slabbrarsi nel corso della giornata sino a mostrarci un Gran Soleil con la voglia smodata di tornare a brillare e a illuminare tetti, coste, monti e mare di casa Liguria…

Un po’ più scuro a levante…

Il centro di bassa pressione è vero si allontana…

Ma la rotazione ciclonica ne rallenta la corsa e il solito rigurgito da nord-est andrà a sbattere contro i versanti padani dell’Appennino orientale…

Nevicherà a quote calpestabili questa notte…

Con un possibile protrarsi degli ultimi fiocchi durante le prime ore di domani mattina…

QD intorno agli 8/900 metri…

I fiocchi, occasionalmente, potranno cadere anche più in basso…

Ma restiamo sempre in zona confine con qualche timido sconfinamento notturno nelle aree interne…

Ultime sgocciolate lungo la costa, poi, anche qui, nubi che tenderanno a stirarsi, a diradarsi e ad assottigliarsi…

Ma ci vorrà un po’ più di pazienza rispetto al resto della regione e quasi tutto il giorno per liberare metri quadrati di cielo e godere di un super tramontigno…

Eh si, direi che me lo aspetto…

Libero a ponentissimo, aria fredda e rarefatta in quota e forse ancora un filo sporco verso levante…

Gli ingredienti potrebbero esserci tutti…

Don Mercurio in vistoso calo in montagna con valori termici ampiamente negativi…

In timida ripresa, rispetto al mattino, lungo la costa durante le ore diurne con le massime che non dovrebbero avere difficoltà ad andare in doppia cifra…

Per le sciabolate artiche, invece, attendere prego…

Il prossimo fronte è atteso tra sabato e domenica, ma credo che avrà una componente troppo nord-occidentale e andrà a sbattere contro la catena alpina, che ci proteggerà…

Risalirà un’alta pressione, questa volta di matrice atlantica che, entro il 12 di gennaio, andrà a posizionarsi nuovamente in terra anglosassone veicolando lungo il suo bordo orientale aria fredda ma sostanzialmente secca…

Buona solo per il centro sud e le regioni adriatiche…

Di più, ninzò…

Vi lascio con la debole ritornante di domani mattina, prima dell’alba e le precipitazioni nevose ad essa associate…

In tempi di vacche magre, tutto fa…

E la rimonta anticiclonica che a metà della settimana prossima tornerà a parlare nuovamente britisch…

Avete preparato lo stendigno? Si? Ok, non dimenticate di ancorarlo però…

Suar

Previsioni per mercoledì, 5 gennaio 2022

Madre Natura è come un pazol…

Se mettete insieme tutti i pezzi al posto giusto ne potete scoprire ogni giorno il suo disegno diverso…

Sino a quando la pressione dell’anticiclone premeva verso il basso, il debole alito marino, in risalita lungo i nostri versanti, non riusciva ad arrampicarsi oltre una certa quota…

Veniva letteralmente stoppato…

Risultato?

Tappeto basso e non troppo spesso…

Un autentico mare di nubi visibile al di sopra dei mille metri…

Micro goccioline quasi immobili e in numero insufficiente per creare macro gocce abbastanza pesanti da cadere al suolo…

Ieri, ma soprattutto oggi, con la ventilazione sostenuta di un Capitano al galoppo e un’alta pressione in definitiva ritirata, la risalita dell’aria dal mare ricca di umidità ha prodotto uno strato di nubi molto più spesso e ribollente…

Il fronte è lontano, ma sono bastate queste due condizioni per far piovere su tre quarti di casa Liguria per tutto il giorno…

Come al solito, come accade spesso i fenomeni atmosferici ce li creiamo a casa nostra…

Stanotte il fronte perturbato busserà alle porte di casa Liguria…

Non prima di aver dato una facciata contro la barriera alpina ed essersi spezzato, come al solito, in due tronconi…

L’impatto con la catena alpina creerà un accumulo d’aria nei versanti esteri…

Una parte scapperà via a nord delle Alpi, una parte scivolerà lungo la dorsale occidentale piemontese, troverà lo scivolo naturale della valle del Rodano, si getterà a soldatino nel cuore del Mediterraneo e verrà risucchiata verso casa Liguria…

Il risveglio me lo immagino grigio, grigio scuro, decisamente minaccevole…

E bagnaterrimo…

Al suolo, Mastro Eolo, manterrà le redini del comando ad un Capitano ancora galoppante, spavaldo, arrogante e sfrontato, e dopo una notte di folle baldoria e audacia goliardia a spasso per le riviere di casa Liguria tenderà a mantenere ai lavori forzati i pluviometri installati dal savonese orientale verso lo spezzino…

QD, domattina, ancora incommentabile…

Il primo segnale, il primo indizio, il primerrimo sentore di un cambio della guardia lo avvertiremo prima di mezzogiorno, quando i primi sbuffi, i primordiali colpetti di tosse di Sua Maestà cominceranno a farsi riconoscere dai valichi appenninici del savonese…

Segno che la catena alpina non sarà più in grado di trattenere tutta quell’aria fredda accumulatasi oltre frontiera e la diga cederà quasi di schianto…

Prima all’interno del Catino Padano, poi in direzione di Casa Liguria…

Probabile, in questa fase di mezzo, una recrudescenza delle precipitazioni anche a ponente…

Siamo all’ora del dejeuner…

Da Genova verso levante non ha ancora smesso di piovere…

Anzi, sarà proprio tra le 10 e le primissime ore del pomeriggio che tra Genova e il promontorio potrebbero concentrarsi i rovesci più intensi, in concomitanza con i primi sbuffi di Sua Maestà…

Nel frattempo, anche in quota, il ricambio d’aria sarà percepibile…

La QD comincerà a scendere al di sotto dei 1400 metri e le vette avetane ad imbiancarsi…

Al suolo, in mezzo al Golfo, la pressione crollerà…

Tanto per darvi un’idea, passeremo dai 1030 millibar di un paio di giorni fa ai circa 1000 di domani pomeriggio…

Al di là della catena alpina la pressione sarà molto più alta…

L’aria che andrà ad accumularsi nei versanti esteri sarà tanta, anzi tanterrima…

E quel surplus d’aria avrà una voglia smodata di venire a far l’amore in riva al mare…

A colmare il deficit d’aria che avremo proprio sopra le nostre teste…

Sarà pomeriggio inoltrato, e mentre il fronte, rallentato dalla bassa pressione in mezzo al Golfo, tenderà lentamente a spostarsi verso levante, dai valichi appenninici genovesi sin verso Capo Mele farà il suo ingresso, solenne e portentoso, Sua Maestà la tramontana…

Crollo ulteriore della QD e limte neve che dal comprensorio avetano verso lo spezzino, tra la sera e la notte potrebbe addirittura scendere sotto quota mille…

Ancora qualche dubbio su valle Scrivia e val Trebbia…

Se il fronte scappa il crollo termico sarà sostanzialmente inutile…

Se rallenta anche solo un’ora in più, si potrebbe vedere la Dama a quote non più equatoriali…

Nel frattempo, da ponentissimo, si prova a dare un po’ di stabilità…

Quella che mancherà allo sbocco dei valichi appenninici dai quali Sua Maestà soffierà furente…

Ricordatevelo domani sera…

Vasi e oggetti potenzialmente pericolosi andrebbero messi al sicuro e resi inoffensivi…

Tutto finito?

Forse, ma ho un dubbio, il solito prurito…

Quello di una Befana beffarda che prima di regalarci il definitivo miglioramento, potrebbe mettere dentro la calza…

Si chiama ritornante, ma vorrei vederci un po’ più chiaro domani…

Insomma, al risveglio soleggiato, la mattina della calza, ancora non ci credo…

Vi lascio con le cumulate totali sino alla mezzanotte, quella delle scope volanti…

L’avvertite voi la Befana?

Bonsuar

Previsioni per martedì, 4 gennaio 2022

Neve a bulacchi l’anno scorso…

Santissima, come da miglior tradizione ligure quest’anno…

Dal primo giorno di festa sino all’ultimo…

Praticamente una iattura…

E ci vorrà la calza della Befana per un ragionevole cambio di uno spartito che avrebbe anche un po’ stufato…

Di sicuro ci troveremo carbone e Sua Maestà…

E un Don Mercurio che progressivamente dovrebbe tornare a valori più consoni…

Senza vergogna…

Lasciate stare gli strilloni…

Al momento scordiamoci e scordatevi l’inverno dell’85…

Certo, in quota il crollo termico sarà notevole…

Ma partiamo da valori superiori alle medie del periodo anche di oltre 12 gradi…

Tornare negativi a circa 1500 metri di quota dovrebbe essere la normalità…

Senza scomodare sciabolate artiche o lame rotanti…

Nel frattempo, Santa Macca, questa sera, ha slacciato la cintura e si è lasciata un po’ andare…

Niente di clamoroso, ma qualche anfratto, qualche spaccatura in concomitanza del tramonto ce l’ha pure regalata…

Domani si farà ancora più serrata…

Il Capitano, profondo, miterrimo e mestissimo verrà a sbattere dritto contro casa Liguria…

Beh, oddio, dritto…

Lievemente piegato da sud-ovest…

Non sarebbe Capitan Libeccio…

Risveglio a tinte grigie…

Precipitazioni a canes penis sul settore centro orientale in modalità aerosol…

Poi, col passare delle ore, ma già prima di pranzo, forse anche molto prima, il Capitano comincerà a prendere velocità, l’impatto con i nostri versanti più esposti si farà più ruvido, i piovaschi cominceranno a farsi più organizzati (gruppo uazzap, sicuro!) e i pluviometri posti dal savonese orientale sin verso il Tigullio a lavorare più del dovuto…

Meno il ponentissimo, dove comunque potrebbe non mancare qualche sgocciolata, a fasi alterne il levantissimo, dove le precipitazioni più convinte e continuative sono attese dalla seconda parte di una giornata, l’ennesima, in perfetto stile cambogiano…

Nel frattempo l’alta pressione africana prosegue la sua progressiva ritirata e dall’Atlantico, una prima perturbazione più fresca, ma ancora con traiettoria troppo settentrionale, impatterà contro la barriera alpina…

Qualcosa passerà, e ce la trascineremo sino ad almeno metà giornata di mercoledì…

Poi, finalmente, sarà Sua Maestà, che anticiperà, calza, Befana e Gran Soleil…

Di più ninzò…

Anzi no, vi lascio con la cumulata delle precipitazioni sino a domani a mezzanotte…

Orvuar

Previsioni per lunedì, 3 gennaio 2022

Tappeto doveva essere, e tappeto ha stato…

Con le caratteristiche disegnate ieri sera…

Pressione in leggera scaduta a premere con meno vigore l’aria dall’alto verso il basso…

E contemporaneo rinforzo del richiamo da Mare Nostrum ad alzare l’asticella della linea di scontro tra le due masse d’aria differenti…

Risultato?

Bucare Santa Macca, oggi, è stata una missione per super eroi…

Domani cambia davvero poco…

Il Capitano si abbasserà, accarezzerà la costa occidentale della Corsica, risalirà il Tirreno settentrionale e, travestito da Scirocchetto, trasporterà un ulteriore carico di Mestizia verso casa Liguria…

Qualche timida speranza la regaliamo al ponentissimo e al solito angolino tra Alpi Liguri e Marittime…

Il resto sarà un tripudio di Santissima e le solite 50 sfumature di grigio…

Gran Soleil relegato alle cime più alte…

Stendigno relegato in salotto…

Così sino a martedì…

Poi, forse, il 5 dovrebbe transitare una perturbazione, rompere definitivamente questo schema di gioco, sancire il ritiro dell’alta pressione e lanciare la volata per un’Epifania che, almeno in quota, dovrebbe portare nella calza valori nuovamente in linea con il periodo…

Vi lascio con la solita tavolozza e il solito tappeto di Santissima previsto per domani…

Che la Mestizia sia con voi…

Bonnuì…

Previsioni per domenica, 2 gennaio 2022

Ci sarebbe da scrivere una tesi di meteorologia su quanto sta accadendo in questi giorni…

Ci vorrebbe tempo, tanto, e voglia di imparare, tantissima…

Mi manca il contatto con il pubblico, l’interazione diretta…

Il gessetto, la lavagna e poter raccontare tutto ciò che osserviamo, ma soprattutto tutto ciò che non riusciamo a vedere con i nostri occhi, ma che possiamo osservare, ad esempio, con le centraline…

A proposito di centraline…

Venti gradi tondi tondi raggiunti agli oltre mille metri del passo del Faiallo quest’oggi…

Non so se sia record, ma la durata di questa particolare condizione certamente entrerà di diritto nella storia degli eventi estremi di casa Liguria…

Ventello raggiunto anche ai 1314 metri di Viozene, già in provincia di Cuneo al confine di casa nostra…

Passando per i 19.7 del monte Beigua, i 19.8 di Rocca d’Aveto (1255 metri sul livello del mare), i quasi 17 ai 1585 metri del Prato della Cipolla e ai 21 gradi (si, avete letto bene, ventunogradi) del rifugio monte Caucaso posto ad oltre 1200 metri di quota in val Fontanabuona…

Sbagliaterrimo etichettare un inverno con un singolo evento…

Ma è altrettanto vero che eventi così estremi e duraturi segnano comunque la storia di una stagione…

Negli almanacchi e nella memoria…

In questi giorni, alcuni di voi, certamente i più appassionati, hanno trovato il tempo, il modo e il coraggio di bucare il tappeto di Santissima steso su tutto Mare Nostrum e adagiatosi lungo i nostri versanti marittimi per trovare un panorama comunque mozzafiato…

Perché al di là dei nostri gusti, al di là dell’inesorabile fusione di tutto il manto nevoso, del rischio risveglio precoce di tutto il mondo vegetale, Madre Natura regala panorami, suggestioni e dinamiche ogni giorno da scoprire…

In tanti, anzi, tanterrimi mi avete chiesto per quanto durerà questa condizione…

Per scoprirlo occorre prima comprendere cosa sta accadendo…

Provo a farla semplice, lunga ma semplice…

Cercando di rimestare, altresì, in tutte quelle pillole quotidiane che ho disseminato in questi giorni…

Si stanno fronteggiando due masse d’aria dalle caratteristiche termiche completamente differenti…

E non lo stanno facendo frontalmente, faccia a faccia…

Come accade, ad esempio, quando si scontrano la tramontana e lo scirocco…

Lo fanno dall’alto verso il basso e viceversa…

La cupola di alta pressione ve l’ho disegnata l’altro giorno…

Il Gusto Della Natura: Cosa Significa Alta o Bassa Pressione ? Come Si Formano i Venti e le Brezze ?E ormai lo sapete, soprattutto in quota, in seno ad un’area di alta pressione i venti ruotano in senso orario…

Come quando avvitate un tappo…

E proprio come quando avvitate un tappo, l’aria tende ad avvitarsi su se stessa, attirare ulteriore aria al centro dell’alta pressione e a comprimersi verso il basso…

Solitamente la compressione dell’aria verso il basso raggiunge il suolo…

Solitamente…

Ma d’inverno può accadere che nei bassi strati si formi un cuscino d’aria più freddo…

Che può avere altezze variabili a seconda delle irruzioni fredde precedenti…

A volte poche decine di metri, altre volte qualche centinaio di metri…

Accade soprattutto in Pianura Padana e nelle conche e nelle vallate del nostro entroterra…

E succede che la compressione dall’alto dell’anticiclone si stoppi proprio quando raggiunge il bordo, la parete, il soffitto (chiamatelo come volete) di questo cuscino d’aria più freddo…

E siccome aria calda e aria fredda non si mescolano mai perché hanno densità diverse, l’espressione massima della compressione dell’aria avviene su un piano rialzato, come se avessimo spostato il suolo all’altezza del bordo più alto del cuscino di aria fredda…

Cosicché sotto resta il freddo intrappolato e sopra il bordo del cuscino si hanno i valori di temperatura nettamente più alti…

Si chiama semplicemente inversione termica…

A casa Liguria cosa sta accadendo?

Semplice, vabbè, insomma…

Mare Nostrum sta raggiungendo il suo punto più freddo della stagione…

Si è attivata un debole richiamo d’aria proveniente dal mare e il flusso di quest’aria assume, per contatto, lo stesso valore termico della superficie marina…

E’ un flusso molto umido, e le basta salire di poche centinaia di metri per raffreddarsi ulteriormente e condensare…

E quando incontra i nostri versanti, la risalita verso l’alto diventa facile e obbligata…

Il flusso d’aria perde circa 0.65 gradi ogni cento metri (6.5 gradi ogni mille metri) e raggiunge il punto di condensazione, che non è altro che quella temperatura alla quale l’aria non riesce più a trattenere al suo interno il vapore acqueo in maniera invisibile…

E lo sputa fuori…

Passa dallo stato gassoso a quello liquido…

Micro goccioline d’acqua che una dopo l’altra andranno a formare il nostro tappeto di Santissima…

I circa 13 gradi di Genova, ad esempio, dettati dal debole flusso proveniente dal mare, sono diventati 8 ai quasi 700 metri di quota di Bargagli…

Tanto per fare un esempio…

Ma sopra quel tappeto di nubi più freddo c’era, anzi c’è, un’alta pressione che spinge, con il suo movimento, l’aria verso il basso…

E dove avviene la compressione dell’aria…

Avviene sino a quando non trova un ostacolo…

Il suolo, un cuscino di aria più freddo o un tappeto di nubi più freddo…

Ed è proprio in prossimità dell’ostacolo che avviene la compressione e che le centraline sembrano impazzire registrando valori assurdi dettati proprio da una dinamica meccanica…

E dal fatto, ormai ripetuto come un mantra, che l’aria calda e più secca in discesa verticale dall’alto verso il basso non si mescolerà mai con l’aria più fredda e più umida dei bassi strati…

Densità diverse…

Proprio come l’acqua e l’olio…

Cosa accadrà nei prossimi giorni?

Fondamentalmente due cose…

L’anticiclone africano comincerà a ritirarsi e di conseguenza la pressione, sopra le nostre teste comincerà lentamente a scendere…

Contemporaneamente il flusso dal mare si farà un filo più vivace…

E quindi la linea di scontro, la linea di contatto tra le due masse d’aria ovviamente si alzerà…

Dall’alto ci sarà meno pressione…

Dal basso la spinta del flusso che risalirà i versanti sarà più efficace…

Il tappeto di nubi si farà dunque più spesso, le micro goccioline più numerose e più vivaci…

Si scontreranno tra di loro con maggiore frequenza, diventando un po’ più grandi e un po’ più pesanti…

E alla Mestizia di questi giorni si aggiungeranno anche le prime pisciate e i primi piovaschi…

Probabilmente già da domani…

Fine del pippotto…

Buon 2022 ❤

Previsioni per venerdì, 31 dicembre 2021

S’era promesso quasi il ventello…

In collina e in montagna…

E lo abbiamo quasi accarezzato…

19.7°C ai 700 metri di Bardineto, 18.1 ai 900 metri di Pietranera in val Trebbia, 18.7 a Rezzoaglio in Val d’Aveto, 18.8 agli 855 metri del rifugio Treggin, quello di stamattina…

Folli se rapportati al periodo…

Consoni con una rimonta africana di questo tipo…

Il manto nevoso sta soffrendo praticamente ovunque…

Tutto ciò che abbiamo imparato in questi giorni tra inversioni termiche e aree anticicloniche si sta verificando in maniera esponenziale e amplificata…

L’anticiclone subtropicale ha la caratteristica di essere molto caldo in quota, con l’aggravante di un accumulo d’aria sopra le nostre teste che non fa altro che pressare verso il basso gli strati di atmosfera inferiori…

Pressione, anzi compressione che tende ad amplificare l’aumento termico in collina e in montagna, mentre nelle conche interne e lungo la costa, il ristagno d’aria più umido e più fresco tende a calmierare un pochino un Don Mercurio che resta aggrappato a valori alti ma non altissimi…

Pensate ai 18 gradi a 800 metri…

Un grado in più ogni 100 metri di compressione verso il basso…

Se non ci fosse il cuscino d’aria più fresco a tamponare e a bloccare la compressione verso il basso, al suolo, lungo la costa, oggi si poteva aspirare ad accarezzare addirittura quota 25 gradi…

Domani si replica…

Ma con un cambio di spartito…

Al risveglio, da ponentissimo, le prime meteobeline a destarsi potranno avvistare e condividere i primi brandelli, che diverranno compatti, di Santissima giungere da sud-ovest…

Mastro Eolo ancora ozioso, ma nel corso della tarda mattinata e con un filo più di voglia soprattutto durante il pomeriggio, comincerà a far muovere i primi passi di un Capitano debole, al più frescone, ma sufficientemente ricco di Mestizia da costruire il più classico dei tappeti di Santissima di casa Liguria…

Disegnerà, seguendo pedissequamente l’orografia ligure, tutta la linea di costa, difficilmente supererà quota 1000 metri, abbraccerà tutta la dorsale alpina e appenninica dei versanti marittimi e riuscirà ad incastonarsi nelle zone interne laddove le aperture e gli ostacoli più bassi lo consentiranno…

Don Mercurio in timida discesa lungo la costa…

Gran Soleil in bella vista in collina e in montagna, brillerà e scalderà, come e più di ieri…

Ventelli ancora alla portata…

Lungo la costa, invece, strade fradicie, e Matrigna Umidizia, in gergo scientifico Mestizia , in modalità vietnamita…

Pessistidio e fastidismo…

Vi lascio con due tavolozze…

Concentratevi sul bianco, che sono le nubi…

La prima tavolozza è quella riferita a domani mattina…

La seconda è centrata nel primo pomeriggio…

Guardate come il tappeto di nubi basse, sospinto dal Capitano, si adagi lungo i versanti, ne disegni i contorni e riesca a penetrare solo dove gli ostacoli sono assenti o comunque più bassi della sua altezza…

Ora vado che oggi mi avete inondato un diario di bordo che trabocca…

Previsioni per mercoledì, 29 dicembre 2021

C’è ancora gente che si ostina a fare previsioni a lungo termine…
 
In ogni campo…
 
Che puntualmente vengono smentite…
 
Ci attesteremo intorno ai ventimila contagi…
 
Si affannavano a sostenere tronfi in tv un mese fa…
 
78mila oggi e morti sopra quota 200…
 
Bastava osservare ciò che stava accadendo in Francia e Inghilterra e lo stile di vita quasi normale per comprendere che anche noi avremmo raggiunto quelle cifre…
 
Sarà l’inverno più freddo e gelido degli ultimi millemila anni…
 
Può essere, mica è finito…
 
Intanto però siamo invasi dalle cimici e con la Valle d’Aosta in allerta criticità idraulica nel cuore delle Alpi e allerta valanghe per almeno le prossime 24 ore…
 
Insomma, un disastro su ogni fronte…
 
Nel frattempo Madre Natura ha impiegato quasi tutto il giorno per dare segni di miglioramento in casa Liguria, in una giornata ancora uggiosa, nella quale non sono neppure mancate le strizzate di nubi in versione spray aerosol che vi avevo anticipato ieri sera…
 
Domani la rimonta anticiclonica di matrice africana farà un ulteriore passo verso casa nostra, e l’ennesimo fronte perturbato atlantico non riuscirà a penetrare nel cuore del Mediterraneo…
 
Sbatterà contro le Alpi nord-occidentali dove pioverà sotto quota 2mila…
Ma con QD in ulteriore rialzo durante il giorno…
Pioggia e neve fusa potrebbero creare qualche criticità idrogeologica…
 
A casa Liguria, invece, si potrà finalmente dare sfogo agli oblò…
 
Ma non sarà oro tutto ciò che luccicherà…
 
Gran Soleil se la dovrà vedere con il passaggio ad alta quota di velature per tutto il giorno, sostanzialmente innocue ma che occasionalmente e temporaneamente, potrebbero oscurarne la brillantezza…
 
Al suolo, invece, con Mastro Eolo in riposo infrasettimanale, l’aria tenderà a rimanere stagnante con un livello di Mestizia piuttosto elevato…
 
Insomma, oblò alla massima potenza, ma asciugare potrebbe non essere così agevole…
 
Don Mercurio in progressiva ascesa, più decisa in montagna che al suolo dove comunque nei prossimi giorni rischiamo addirittura di scavallare il ventello…
 
Pensate che stasera, a quota 2mila, nel cuore delle Alpi Liguri si misurano 4 gradi positivi…
 
Cimici e zanzare ringraziano…
Io e il mio umore un po’ meno…
Nutro le belve e ci aggiorniamo con il diario di bordo prima della nanna…
Vi lascio con la mappa della cumulata complessiva di pioggia prevista sino a giovedì mattina…
Alla quale occorrerà aggiungere tutta la neve che fonderà certamente sotto quota 2mila…
Malino…

Previsioni per martedì, 28 dicembre 2021

Programma rispettato…

Pluviometri a basso regime a ponente, con basculate che hanno oscillato fra zerovirgola e 3 millimetri di pioggia…

Fra 5 e 15 millimetri intorno al genovesato, fra 10 e 20 millimetri procedendo verso levante…

Piove ancora da Genova verso il confine con i senza C…

Ha già fatto il suo ingresso Sua Maestà dai valichi appenninici più bassi ma per un miglioramento definitivo ci vorrà ancora un po’ di pazienza…

QD ad altezze improbabili per la stagione…

Per trovare il primo segno meno occorre salire a quasi 1800 metri…

La pressione, nel cuore del Mediterraneo, salirà, il flusso umido atlantico andrà letteralmente a sbattere contro la barriera alpina occidentale…

Domani ancora variabilmente instabile, o instabilmente variabile con la coperta stesa su tutta casa Liguria, decisamente più pesante e compatta a levante, con la tendenza a stracciarsi e ad aprirsi a ponente…

Oblò in rampa di lancio, ma domani Gran Soleil farà una gran fatica a palesarsi a sufficienza, livelli di Mestizia ancora elevati e soprattutto a levante non mi sento di escludere ancora qualche locale pisciata a canes penis prima del definitivo miglioramento…

Meglio, decisamente meglio mercoledì, con la cupola africana in rimonta sfrenata, (in)degna compagna di viaggio in questo fine anno dai connotati quasi primaverili…

Ma occhio allo stendigno, le cimici non è vero che sono tornate, non sono mai andate via…

Neppure da casa igno…

Addiè…

 

Previsioni per lunedì, 27 dicembre 2021

Ho la forte tentazione di cambiare nome…

Credo che Meteorologo imbibinato sia un filo più appropriato…

Di ritorno dal catino padano, anche se meno freddo del solito, la percezione e la sensazione dell’aria fredda appiccicata al suolo è stata evidentissima…

E si è palesata in tutta la sua meraviglia durante il viaggio di ritorno…

Con le Alpi occidentali e il Monviso retroilluminato dagli ultimi raggi di un Gran Soleil ormai quasi dormiente e un suolo, all’imbrunire, che stava raffreddando velocemente e aveva già creato il primo sottilissimo strato di nebbia che sembrava sospeso a filo d’erba sui campi padani…

La visione d’insieme avrebbe meritato una sosta e un video quasi improvvisato…

Ma Nuvola e Tempesta ronfavano già, farcite a dovere dal gozzoviglio dell’ennesimo pranzo di famiglia dalle chiare, limpide e mai celate origini meridionalerrime…

Ho dato un’occhiata veloce ai tarocchi, al fondo di caffè prima di mettermi in viaggio e a qualche modello a breve e medio termine…

Novità, direi che nu ghe n’é…

Il portone atlantico resta ampiamente spalancato anche domani…

Il timido travaso padano di queste ultime ore si stopperà entro domani mattina, per lasciare campo aperto ad un Capitano decisamente galoppante e nuovamente profondo…

Con il solito bagaglio a mano stracolmo di Mestizia…

Esordio, dunque a tinte grigie …

Piovaschi e rovesci inizialmente disorganizzati, ma che tenderanno a farsi più compatti, più organizzati, più diffusi e più prolifici già entro l’ora di pranzo…

Il vostro, perchè io entro ufficialmente in un ramadan severissimo, che mi dovrà permettere di affrontare l’ultima volata finale, quella di Capodanno, in condizioni psico fisiche quanto meno accettabili…

Pomeriggio bagnato praticamente ovunque, compreso il sottoscrittto che dovrà accompagnare Tempesta a sperperare i buoni raccimolati sotto l’albero come petali di rose al passaggio del solito re di Zamunda…

Insomma, pioggia, lacrime e sangue…

Pluviometri ai lavori forzati, come capita spesso con il Capitano, sul settore centro orientale e riattivazione di Sua Maestà all’ora dello spritz, con il definitivo accompagnamento del fronte perturbato oltre il confine dei senza C che avverrà solo in tarda serata…

Aperture possibili a ponentissimo, e tramontigno avvistabile laggiù, volgendo lo sguardo al confine coi senza bidè…

Intanto Madre Natura comincia a destarsi nel suo andamento lento e lentamente, ma inesorabilmente comincerà a muovere le pedine dei suoi giocatori imponendo uno scacco matto disarmante…

La porta atlantica si chiuderà progressivamente, i fronti, martedì e mercoledì faticheranno ad entrare nel cuore del Mediterraneo e ci prepariamo a festeggiare la fine dell’anno e l’inizio di quello nuovo in compagnia del peggiore degli invitati al veglione…

Lo so, non è la prima volta e non sarà neppure l’ultima…

Ma le pelotas girano lo stesso…

E non solo quelle…

Sette cimici in due giorni…

Cazzo, ma è quasi gennaio…

Addiè…