Lo sapete, riesco sempre a trovare il bello in ogni situazione, a volte persino nella Santissima…
Ma il freddo sterile, e neppure troppo freddo se guardiamo i singoli termometri, non riesco proprio a digerirlo…
Mi fa male, dentro…
Soffro proprio…
Ormai si vive di episodi, singoli, occasionali…
Passa una perturbazione, una volta, un giorno, e si chiude la porta…
Mancano gli eventi, i trenini perturbati, la dinamicità…
Viviamo in un piattume meteorologico angosciante…
Sul webbe spopolano le immagini delle nevicate sulle Alpi, in Appennino, e oramai vengono dipinte come eventi memorabili…
E invece sarebbe il minimo sindacale…
Domani altra giornata insulsa…
Inutilmente grigia…
Inutilmente un po’ più fredda di quella odierna…
Inutilmente sterile…
Nubi stratificate, a media quota che tenderanno a uniformare il cielo a tinte grigie su tutta casa Liguria ma senza precipitazioni…
La formazione di una blandissime circolazione ciclonica in mezzo al Mediterraneo non farà altro che aizzare Sua Maestà che verrà letteralmente risucchiata dal catino padano e continuerà a prendersi gioco di noi e a prenderci a schiaffi per tutto il giorno…
Tanto che le previsioni, senza sussulti, passano quasi in subordine al disegno di una Madre Natura che ha tolto di mezzo l’africano e ci ha piazzato un bel pallone delle Azzorre davanti la porta atlantica…
Una ne ha fatta passare…
Nel momento più caldo in cui si è trovato il nord Italia…
E abbiam fatto persino un mezzo miracolo…
Ora che siamo circondati dal freddo, ora che quel freddo, da stasera, sta già cominciando a penetrare dalla porta spalancata nord orientale della Bora, non passa più uno spillo…
Nuvolosità, a tratti più compatta, a tratti meno…
Ma a zero emissioni di precipitazioni…
Domani, ad esempio, possibile risveglio persino luminoso a levante, forse pasticciato sul settore centrale, probabilmente più chiuso a ponente e ponentissimo, ma nulla più…
Oblò in funzione lungo la costa…
Sua Maestà non avrà problemi a prenderci a schiaffi e ad asciugare…
Qualche problema in più nelle zone interne dove il ristagno nei bassi strati di carriolate di Mestizia non consentiranno un’asciugatura così rapida ed efficace…
Don Mercurio sui valori attuali, forse leggermente limati…
In discesa in montagna, ma ci vorrà ancora qualche giorno affinché il freddo si depositi al suolo…
Ma sarà freddo sterile, inutile e inutilizzato…
E rischiamo di portarci avanti gennaio con l’ennesimo nulla di fatto…
Guardate la tavolozza prevista per mercoledì 10 gennaio…
Alta pressione tra Gran Bretagna e Islanda, dove dovrebbe esserci la bassa pressione semi permanente…
Bassa pressione davanti alle coste occidentali delle Azzorre, dove dovrebbe esserci l’alta pressione…
La ritornante sta producendo proprio in questi ultimi minuti il suo massimo sforzo…
Le correnti in quota, non più da nord-est, hanno una maggiore componente orientale…
Un filo meno di compressione lungo la costa e precipitazioni che riescono a raggiungere a tratti anche la linea di costa…
Entro stasera, quel groppo precipitativo andrà a incastonarsi proprio tra le Alpi Liguri e quelle Marittime, nell’angolino del cuneese…
Con un discreto apporto precipitativo esaltato dalle rampe naturali di quelle montagne…
Nuovi centimetri che verranno conservati dal calo termico previsto nei prossimi giorni e che tenderemo ad avvertire soprattutto in quota, un po’ meno al suolo…
Domani le nubi continueranno a provenire da est verso ovest…
Assisteremo agli ultimi fiocchi in val ‘dAveto nella notte e alle ultime nevicate che si prolungheranno sino a domani mattina sulle Alpi Liguri e nell’angolino del cuneese…
Poco o nulla sul resto di casa Liguria…
Tramontana a tratti furiosa, maleducata e strafottente soprattutto tra Genova e Capo Mele…
Massime comunque in doppia cifra lungo la costa, un po’ perché il freddo in quota non si è ancora depositato al suolo, un po’ perché vivremo di compressione e quindi di riscaldamento meccanico per caduta dall’alto verso il basso…
Passeremo tre giorni senza che accada nulla…
Le uniche speranze, al momento, appese ad un lumicino, mettendoci proprio tanto, tantissimo cuore sopra, le potremmo riservare per giovedì mattina…
Entrerebbe una perturbazione mezza sciaccæla che quasi nessun modello vedrebbe interagire sino alla nostra linea di costa…
Ma tant’è, sebbene siamo praticamente nel fantameteo, un eurino ce lo butto lì, così, come fossi davanti alla fontana di Trevi ad esprimere un desiderio…
Poi vedremo, un centimetro alla volta…
Intanto vi lascio col radar attuale…
E con la tavolozza delle precipitazioni della prima metà di giornata…
Sottotitolo: la rivincita dell’Appennino centro orientale!
Dopo la giornata meteorologicamente straordinaria di ieri, oggi abbiamo pigiato il segno pausa…
La copertura nuvolosa non ci ha certo abbandonato, ma lo sapevamo e la trottola ciclonica che ci ha interessato direttamente, nelle prossime ore, tenderà a ruotare e ad attorcigliarsi su se stessa nel bel mezzo dell’Italia centrale…
Un trottola che, con il suo moto antiorario, tenderà a muovere masse d’aria umide dall’Adriatico e a sbatterle contro i versanti settentrionali di tutto l’Appennino settentrionale…
Emilia Romagna in primis, dove è già scattata l’allerta arancione…
Poi quello ligure orientale…
Il centro di bassa pressione risucchierà aria via via più fredda dalla porta della Bora e nel corso della giornata abbasserà la QD su tutta la dorsale appenninica…
La spinta della RITORNANTE da est spingerà le precipitazioni ad entrare e a sfondare anche verso la costa, anche se con accumuli modesti…
I fiocchi di neve, nelle zone interne, saranno visibili a quote calpestabilerrime, anche laddove la temperatura sarà di qualche grado positiva…
E’ proprio la caratteristica dei venti freddi da nord-est che dovendo scavalcare la barriera appenninica e scaricando gran parte del loro contenuto umido sotto forma di pioggia o neve lungo i versanti settentrionali, ricadendo da questa parte perdono molta della loro umidità che è poi il nemico numero uno della Dama…
Sino a 50 cm previsti sull’Appennino tosco emiliano…
Zona Cerreto per capirci…
Una trentina abbondanti sopra i 1200 metri nel comprensorio avetano, Prato della Ci(p)olla compreso…
Ma i fiocchi scenderanno anche più in basso, con accumuli via via minori sino agli 8/900 metri di quota…
Possibili fiocchi svolazzanti intorno a Torriglia e alture della valle Scrivia…
Qualcosa dovrebbe persino riaprodare a ponente…
Valle Stura, val d’Erro, val d’Orba e val Bormida…
E nuovo “nevone” atteso a Prato nevoso e d’intorni…
Non mi aspetto temperature bassissime lungo la costa a causa della parziale compressione di una ventilazione che picchierà forte per tutto il giorno da nord barra nord-est…
Vi lascio con qualche tavolozza…
Che rende meglio del mio pippotto…
Ci si aggiorna più tardi, con i soliti numeri e il solito grafico da portare avanti…
Perché queste sono le dinamiche che mi fanno impazzire, che mettono a nudo tutte le difficoltà nel fare una previsione certosina e dedicata per ogni anfratto di casa Liguria…
Pensate…
Nevica a Rossiglione, a 3/400 metri sul livello del mare…
Piove in val d’Aveto, sino ai quasi 1800 metri del monte Bue…
Dinamiche che se non le conosci, ciao ciao previsione…
A proposito…
Il pippotto di ieri sera…
Quasi tre ore di lavoro…
Oltre a tutte le osservazioni precedenti, scandagliando e spaccando al capello ogni singola uscita di ogni singolo modello disponibile…
E la cosa più eccitante non la previsione in sé, ma raccontarla, provare a spiegarne i segreti, le dinamiche, le leggi della fisica che intervengono affinché una giornata da aprile inoltrato il giorno precedente si può trasformare in una normalissima giornata invernale d’altri tempi quello seguente…
Questo è un bellissimo lavoro…
Difficile, di grande responsabilità, ma un bellissimo lavoro…
Ecco perché raramente mi posso permettere di rispondere alle vostre gentili, cortesi ma personalissime richieste…
Fare una previsione non è mai banale…
Anche quando lo sembra…
Intanto il fronte prova a muoversi verso levante…
Lo farà lentamente…
Rallentato nella sua corsa dalla bassa pressione che è andata disegnandosi proprio davanti al golfo di Genova…
Una Genoa Low come non si vedeva da secoli…
Pioverà ancora per molte ore…
Il prossimo centone me lo aspetto più a levante, entro domattina…
Poi ne saremo fuori…
Ma quella trottola non si allontanerà troppo…
Continuerà a girare su se stessa…
Il cielo resterà grigio, con le nubi che tenderanno a provenire da est invece che da sud…
Si chiama RITORNANTE…
E sarà quella che, timidamente domani, in maniera più efficace domenica, dovrebbe regalare i fiocchi di neve in Appennino centro orientale a quote certamente calpestabili…
E qualche sorpresa anche tra Genova e Savona, ma ancora tutta da disegnare…
Ci aggiorniamo più tardi…
Ma oggi è una di quelle giornate didatticamente, meteorologicamente ed emotivamente da segnare nella pagina “EVENTI METEO DA RICORDARE”…
La normalità che purtroppo è diventata un’eccezione…
Che Madre Natura ha scelto casa Liguria per il ponte dell’Epifania…
Si comincia subito forte, domani, senza preavviso…
Il primo motore, la prima vera trottola ciclonica destinata a smuovere le acque all’interno di Mare Nostrum transiterà domattina all’alba tra Gallia, Inghilterra e Benelux…
Ce ne accorgeremo sin dalle prime ore del mattino…
Con i primordiali rovesci sbattuti in faccia ai rivieraschi di levante…
Così, di mattino presto, giusto per dargli la sveglia…
Ma è solo l’inizio…
Col passare delle ore la trottola principale, invece che traslare velocemente verso levante è troppo preoccupata di ruotare su stessa, e a metà giornata non ha neppure abbandonato i Paesi Bassi…
In seno al suo moto vorticoso e antiorario, l’affondo delle correnti più fredde dalla valle del Rodano all’interno del mar Mediterraneo si farà come non si vedeva da tempo…
Una lama affilata in un panetto di burro ammorbidito…
Un tuffo a soldatino all’interno di un Mare che nonostante abbia perso molta della sua energia termica resta uno dei bacini più caldi da mettere alla prova durante la stagione invernale…
E la sua risposta non si farà certo attendere…
A metà giornata, quando le piogge avranno oramai guadagnato quasi tutta casa Liguria, tra Baleari, Corsica, Sardegna e Mare Nostrum andrà a scavarsi un minimo depressionario secondario, una trottola ciclonica destinata a condizionare il tempo domani e per almeno i prossimi tre giorni…
Gli ingredienti, a quel punto ci saranno tutti…
Certo, diranno i puristi della Dama a tutti i costi, avessimo avuto un bel cuscino freddo incastonato all’interno del catino padano, domani sarebbe stata neve per tutti, in abbondanza…
E invece si parte dai 18 gradi di quest’oggi…
Dicevamo, gli ingredienti…
In quota è tutto perfettamente predisposto per precipitazioni intense, a tratti copiose e insistenti…
Infatti pioverà ovunque…
Non ci sarà bulacco di casa Liguria che non lavorerà sodo per quasi tutto il giorno…
Dai 1500 metri in su è tutto un sud/sud-ovest stracolmo di Mestizia…
Al suolo, invece, la formazione di una bassa pressione che tenterà di evolvere in qualcosa di quasi storico (Genoa Low, ma ve ne parlerò in separata sede) spezzerà casa Liguria in due…
Scirocco, anche piuttosto strafottente a levante e QD alticcia, direi sopra quota 1500 metri…
Travaso padano a ponente, in uscita neppure troppo gentile ed educata dai troppo pieni naturali del savonese e del genovesato…
In mezzo una gran bella linea di convergenza…
Indicativamente traballante, penzolante e oscillante tra genovesato e Promontorio dove nel corso del pomeriggio si dovrebbero avere i picchi di maggiore precipitazione…
E’ pomeriggio…
E il crollo termico comincerà a materializzarsi in tutta la sua imponenza, scacciando definitivamente dai nostri ricordi i malsani e sgraditissimi 18 gradi odierni…
E tutto comincerà proprio da quell’angolino del cuunese, così protetto, semi nascosto, tra Alpi Marittime e Alpi Liguri…
Tramite le precipitazioni, che trascineranno l’aria più fredda delle quote superiori verso il suolo…
Tramite evaporazione della pioggia e sublimazione della neve in quota, due processi che da soli sottraggono energia all’atmosfera intorno…
Tramite il crollo della pressione, che tende a dilatare l’aria, abbassarne l’energia e farne scendere il valore termico…
Ed è così che, tra il pomeriggio e la sera, anche laddove oggi hanno raggiunto inopinatamente valori da primavera inoltrata, la Dama potrebbe raggiungere i bassi strati e diventare calpestabile a Cuneo, Mondovì, la Valbormida e a cascata in quelle limitrofe della val d’Erro e la val d’Orba…
Ma siamo proprio al limite…
Difficilissimo in valle Stura, ma non sono ancora convinto di escluderla…
A tarda sera la fioccata coreografica, il SAFFIOCCA gridato al mondo intero potrebbe persino levarsi dalle località leggermente più sopraelevate della valle Scrivia…
Sempre alta a levante, in attesa della seconda fase, “LA RITORNANTE” che lo so che sa di minaccia ma stasera ve la risparmio…
Mi aggiorno e vi aggiorno…
Sarà uno spasso…
Ah, dimenticavo…
Occhio alle proroghe…
Quella gialla del levante è destinata a ricadere anche su sabato notte sino alla mattina…
Dopo aver chiuso e catalogato il 2023 come l’anno più caldo di sempre a livello globale, forse, per qualche giorno, si torna alla normalità…
Una normalità che ogni tanto è fatta anche di bassi e non sempre di alti, maledettamente alti…
Domani sarà giornata di transizione…
Ci toglieremo dalle pelotas sta melma che ci accompagna praticamente da prima di Natale…
Chi ha già osato gli oblò quest’oggi domani sarà premiato…
Chi deve ancora farlo è pregato di sbrigarsi…
La pausa durerà meno di una giornata…
Gran Soleil protagonista sin dal mattino…
Mastro Eolo appena brezzato da terra verso Mare Nostrum al mattino, in direzione contraria nel corso del pomeriggio…
Ocho con la compilazione dell’ignoAGENDA, è molto probabile che in moltissime località di casa Liguria la minima odierna si raggiunga stasera entro la mezzanotte…
Perché?
Perché stamattina in molte zone regnava ancora una moderata ventilazione meridionale e una copertura nuvolosa che non ha permesso la dispersione di calore verso l’alto…
Stasera, invece, e ancor di più stanotte e domattina, il rasserenamento quasi total body e il ritiro in buon ordine del Capitano permetterà un buon irraggiamento notturno e un accettabile calo dei valori minimi…
Domani sera, per cena, prodromi…
Primo tapì rulan della stagione ad alta quota, nastro trasportatore naturale di nubi alte, sottili e innocue…
E primordiali batuffoli se non drappi di Santa Macca ad annunciare l’arrivo di un fronte perturbato che finalmente entrerà nel cuore del Mediterraneo in maniera sfacciata, audace e irriverente…
Dispensando piogge abbondanti e democratiche…
E in serata persino qualche sorpresa…
Quale?
Vi lascio con questa tavolozza centrata per le ultime 6 ore di venerdì 5…
Avete ritirato lo stendigno per tempo o non mi avete dato retta?
Direi che entro domattina si esauriranno le precipitazioni che stanno interessando il settore centro orientale di casa Liguria…
Pisciate comprese…
Mare Nostrum bello incazzatello, ma d’altronde abbiamo a che fare con un Capitano autentico, lungo e profondo e non il solito Maestrale travestito…
Il risveglio, domani, me lo aspetto ancora piuttosto grigio sul settore centrale e a levante, decisamente luminoso procedendo verso ponente, da Savona verso il confine con i senza bidè…
Santa Macca che tenderà a stracciarsi un po’ durante il giorno, in particolare nel corso del pomeriggio quando Gran Soleil potrebbe persino giocare a bubu settete…
Prodromo per un giovedì in cui sarà possibile tornare ad asciugare fuori dalle quattro mura domestiche…
In attesa, finalmente, di un beverdì da leoni…
E non per pochi eletti…
Prima di svenire in catalessi vi lascio con l’ultimo aggiornamento dei millimetri di pioggia giornalieri…
Settore centro orientale dove non solo si è andati in doppia cifra, ma localmente si sono raggiunti i 20 millimetri di pioggia…
Anche oltre le aspettative…
Si è formata una sorta di linea di convergenza tra un debole travaso padano dettato dall’aumento del delta termico con il catino padano, in uscita dai troppo pieni savonesi e del genovesato e uno scirocchetto di richiamo che sta soffiando intorno al Promontorio…
Domani mi aspetto una maggiore concentrazione delle precipitazioni a levante, anche se non mancheranno le solite sgocciolate su savonese orientale e genovesato…
Santa Macca imperitura che proverà a strapparsi solo a ponentissimo e forse nelle zone interne della val Bormida…
Ma io sarò già scappato via da questo schifo senza fine…
Valori termici appiattiti e sopra la media, soprattutto la notte a causa di un’escursione ridotta ai minimi termini…
Grazie ad una meteobelina certificata doc, addirittura amalgamata in quel ponentissimo protetto dallo Scudo Spaziale è oramai ufficiale, il messaggio di fine anno lo farò dalla mia amata Vallèe…
Mi state scrivendo in tanti e in questi giorni non riesco proprio a starvi dietro, però non posso non citare una meteobelina che ha portato con sé l’ignoAGENDA più ignorante del pianeta dall’altra parte del pianeta…
Dove?
In India, sulla riva della Bhaghirati, per tradizione considerato il ramo principale del Gange, che sgorga dal ghiacciaio di Goumukh a circa 3.700 mt. di altitudine nella regione dell’Himalaya…
Mi scrive…
“…seguire il tuo blog mi sta comunque insegnando un sacco di cose e cercherò di applicarmi con l’agenda anche se qui i mezzi sono a dir poco limitati!!!!”
Che spettacolo…
Un po’ meno il clima di questi giorni…
Ma lo sapevamo…
E si andrà avanti così, almeno sino alla fine dell’anno…
Con santa Macca imperitura e sgocciolate che potranno anche diventare piovaschi se non addirittura rovesci sul settore centro orientale…
La vera scommessa sarà quella del 31 sera…
Solo Santissima o anche strizzate?
A levante, direi dal Promontorio verso Spezia parrebbe non ci siano dubbi, e dovrebbe sgocciolare per tutta la serata…
Ponente e ponentissimo probabilmente all’asciutto se non deboli sprinate poco significative e probabilmente non invalidanti per i festeggiamenti in strada…
Difficile, molto difficile il quadro per Genova…
Il piatto forte di canale 5…
Spiace eh ma io mi andrò a cercare la Dama nell’unico angolino possibile di tutta la nazione dove ci sarà l’occasione per una QD calpestabile…
Domani cambia nulla…
Solito tappeto…
Solita Mestizia…
Solito Mastro Eolo a strascico dal mare…
Solito Don Mercurio piantato fra 13 e 15 gradi lungo la costa, fra 8 e una dozzina di gradi nelle zone più interne…