METTETEVI COMODI
Inutile girarci intorno…
Stiamo andando incontro all’inverno…
E Madre Natura che si è riservata tutto il freddo dell’inverno, conservandolo al Polo Nord per sei lunghi mesi, avrebbe deciso di aprire le cataratte e rovesciarcelo addosso tutto insieme…
Non fatevi ingannare dai ventelli odierni…
Ne abbiamo parlato ieri, lo sapevamo…
E l’umidità, praticamente assente, è lì a dimostrare che siamo di fronte ad un riscaldamento forzato, meccanico, dovuto prevalentemente alla compressione dell’aria dall’alto verso il basso…
Stiamo registrando picchi verso il basso del 15/20% che in qualche caso, a seconda anche della nostra condizione fisica personale, ci fanno percepire persino freddo nonostante il termometro segni inequivocabilmente valori più consoni alla prima decade di maggio che alla seconda decade di aprile…
Effetto traspirazione della pelle, che tende a raffreddarsi per una maggiore capacità di evaporazione e una maggiore capacità dell’aria di ricevere vapore acqueo…
L’aria è talmente secca che in caso di temporale, come avvenuto l’altro ieri, il fiocco di neve riuscirebbe a raggiungere il suolo anche con una temperatura elevatissima, persino in doppia cifra…
Ed è proprio ciò che mi aspetto domani…
Ma andiamo con ordine…
Durante le prossime ore, senza l’apporto della radiazione solare, tutta la convezione, seppur modesta, ma scenograficamente spettacolare, di quest’oggi, dovrebbe progressivamente spegnersi…
Ci aspetta una notte stellata e un risveglio con una serenazza total body quasi commovente…
Sua Maestà ancora traboccante dai troppo pieni naturali del genovesato e del savonese ma in lenta e progressiva scaduta…
E nelle conche interne, quelle lontane da Mare Nostrum, quelle dove il freddo delle quote superiori riuscirà a depositarsi al suolo senza l’influenza di Mastro Eolo, si raggiungeranno minime nuovamente prossime agli zero gradi…
Durante il corso della giornata è possibile che a Sua Maestà, Mastro Eolo, possa far entrare nel campo di gioco chiamato Mare Nostrum, un Maestrale travestito da Capitan Libeccio
Nel frattempo l’ennesimo, straripante, traboccante, debordante e clamorosamente sfacciato afflusso di aria fredda di origine artica comincerà a spingere come un ossesso contro quella catena alpina che al contrario di oggi, che si è immolata per cercare di proteggerci, non reggerà all’urto dirompente…
L’afflusso massiccio di aria contro i versanti esteri creerà una zona di surplus di aria che si tradurrà in una pressione più alta…
Di contro, all’interno del Catino Padano, si avrà una pressione nettamente più bassa che farà da temporaneo richiamo a Capitan Libeccio che, chiamato in gioco da Mastro Eolo, proverà a iniettare ulteriore benzina nei bassi strati di casa Liguria e del basso Piemonte…
Per l’ora delle lasagne, a circa 5mila e 500 metri di quota, avremo già una temperatura intorno ai -28 gradi, ampiamente sufficienti per far partire la più classica delle convezioni primaverili, aizzata, eccitata e alimentata da un suolo che, al 21 di aprile, non fatica troppo a riscaldarsi…
Mentre il Capitano proverà a tenere a bada e lontano dalla costa quella convezione (ma non è ancora detto che ci riesca), tra il tardo pomeriggio e la sera di domani, la catena alpina, spossata da tanto vigore e tanta irruenza, cederà di schianto alla forza dirompente di quell’aria fredda che condizionerà il tempo, il clima e i nostri umori per almeno le prossime 72 ore…
Nel suo tuffo all’interno del Catino Padano troverà un suolo relativamente mite e nel suo viaggio attraverso l’A7, l’A6 e l’A26 potrebbe persino incontrare refoli di quel Capitano che incurante dei suoi effetti collaterali, avrà soffiato per alcune ore su un braciere già abbastanza ardente di suo…
Sarà la miccia che farà esplodere una convezione temporalesca molto simile a quella che abbiamo potuto osservare appena due giorni orsono…
Una linea di forte e marcata instabilità comincerà a muoversi dal basso Piemonte con l’obiettivo più che concreto e deciso di stramazzare in terra nostrana…
Il Capitano, entro sera, verrà spazzato letteralmente via, e Sua Maestà, al suolo, particolarmente secca a causa della compressione subita dal trampolino alterrimo della catena alpina, farà il suo ingresso prepotente lungo la costa…
E sarà allora che, ai temporali e ai rovesci più intensi, si potranno accompagnare locali fenomeni grandinigeni o addirittura di graupel (neve tonda) o fiocchi sparati temporaneamente sino al suolo…
Non mi stupirebbe ricevere foto, immagini e video di imbiancate improvvise a tutte le quote a causa di rovesci misti di grandine e graupel a inizio evento…
QD in progressivo calo, ma altimetricamente condizionata dai rovesci, tendenzialmente con accumuli che potranno spingersi, in questa fase, anche al di sotto dei 1000 metri…
L’incognita più incredibile, invece, riguarda ciò che potrebbe accadere fra la notte di domenica e le prime ore del mattino di lunedì…
Perché come spesso accade in queste occasione, quella massa d’aria gelida in tuffo carpiato all’interno del Mare Mediterraneo potrebbe tendere ad invorticarsi…
Con una condizione termica (-30°C a 5mila metri e -3/-4°C a circa 1500 metri di quota) che permetterebbero alla Dama di scendere sino al piano lungo i versanti padani e intorno ai 4/500 metri sui versanti marittimi del settore centrale, meno riparati rispetto al nostro levante e al nostro ponentissimo…
Ma questo è un altro film…
E nel frattempo, secondo me, avete già finito i pop corn…
Vi lascio un’unica tavolozza…
Quella più rappresentativa…
Quella che mostra il momento dell’esordio del possibile stramazzo, il cui orario, collocabile tra il tardo pomeriggio e la sera, dipenderà dal cedimento dell’incredibile, tenace e caparbio contenimento della catena alpina…
Signore e signori, madam e messiè, ledisen gentlemen, da casa igno è davvero tutto… 😁
Bonsuar 😘