Per la serie, la pillola del giorno…
Igno dixit: “Persi un paio di gradi rispetto a ieri, a testimonianza che con la tramontana, anche solo parzialmente compressa, in questa stagione, si raggiungono valori più alti rispetto al flusso che arriva da un Mare Nostrum ancora freddo…”
Questo è ciò che accadeva ieri…
Ma guardate oggi…
Didattica allo stato puro…
Mare Nostrum, solitamente, tra la fine di febbraio e la prima metà di marzo raggiunge il suo valore più basso…
14.2 il riscontro superficiale registrato quest’oggi dall’Aeronautica Militare…
Tra Tigullio e 5 Terre, zone che solitamente restano maggiormente al riparo da Sua Maestà per avere spalle ben coperte (comprensorio avetano), si è attivata una carezza dal mare…
Una lieve brezza che, proprio per il semplice fatto di essere aria sovrastante la superficie marina ne acquisisce, per contatto, dovrei dire per conduzione, la stessa temperatura…
Risultato?
Don Mercurio oscillante fra 12 e 14 gradi e tasso di umidità che supera il 50%…
Dal Promontorio verso Genova, invece, è Sua Maestà ad avere la meglio, agevolata, come spesso accade, dai valichi appenninici più bassi…
E’ aria pescata direttamente dal catino padano, di provenienza continentale, dunque più secca e che tende a seccare ulteriormente per caduta e dunque compressione dai monti verso la linea di costa…
Risultato?
Don Mercurio oscillante fra 16 e 18 gradi e Mestizia che oscilla fra il 20 e il 35%…
Insomma, Gran Soleil sontuoso e in bella mostra dappertutto, ma le condizioni al suolo, anche a pochi metri di distanza non sono affatto le stesse…
Ahhhh, casa Liguria…