Papà, ma noi ci siamo passati 2 giorni prima vero?
Ci sono giornate in cui scrivere di meteo, scherzare o fare semplice ironia è tutt’altro che semplice… Ci sono giornate in cui ci pensano le
Il Blog del METEOROLOGO IGNORANTE nasce sostanzialmente dalla voglia, mai sopita, di condividere pensieri, considerazioni e un modo di approcciare la meteorologia fuori dai soliti schemi convenzionali, con un occhio (critico) alle politiche che riguardano la salute, l’ambiente, il territorio in cui viviamo, il rischio idrogeologico e la gestione delle allerte
Ci sono giornate in cui scrivere di meteo, scherzare o fare semplice ironia è tutt’altro che semplice… Ci sono giornate in cui ci pensano le
Uno dei fattori principali che intervengono nei fenomeni atmosferici è l’aria. L’aria è qualcosa che esiste ma non ha né forma né volume proprio. Sotto
Sono ancora in vacanza, quando vengo inondato dalle immagini e dalla passione di Marco, che sull’omonimo profilo facebook de Il Meteorologo ignorante mi invia scatti meravigliosi di un fenomeno, certamente maestoso, ma altrettanto devastante come il temporale, anzi i temporali che hanno sconquassato parte del Piemonte la notte del 6 luglio…
Vabbè, non lo faccio mai, ma loro meritano uno strappo alla regola per cento e un motivo… Sono amici, fanno volontariato, lo fanno bene, amano
Sembra quasi scontato dirlo ora, ma certe dinamiche, sin dall’inizio di questa estate, lasciavano presagire un autunno potenzialmente pericoloso. Ad oggi, si contano oltre 15 alluvioni e decine di morti in tutto il Mediterraneo…
Come un malato terminale, con il crollo del ponte Morandi, è stato come staccare la spina che la teneva in vita si, ma in uno stato vegetativo ormai da anni…
Nel Bel Paese spendiamo enormi quantità di denaro pubblico e privato per fare buchi nelle montagne, scavare sotto terra per far defluire la pioggia che abbiamo intrappolato con le nostre case, per poi prenotare le nostre vacanze ecologiche o i nostri viaggi cicloturistici all’estero…
Troppo ghiotta l’occasione per non parlarne. Anche perchè da ormai tre settimane non facciamo altro che parlarvi di convezione, instabilità e temporali ma non tutti sanno il minimo indispensabile per saper riconoscere certi fenomeni.
Dalle biciclette bianche dei provos alle più avanzate politiche contro le auto e a vantaggio dei ciclisti. Più bici che abitanti, 32.000 km di ciclovie, immensi parcheggi sorvegliati e sperimentazioni.
L’Olanda si conferma il Paese più ciclabile d’Europa, dove l’uso della bicicletta è in continuo aumento ( 40% ad Amsterdam negli ultimi 20 anni) oltre a essere un elemento interclassista (usata da gente comune, ricchi, poveri, manager e famiglia reale). E soprattutto dove si progettano nuove piste ciclabili e grandi parcheggi per le bici con i fondi risparmiati dai comuni grazie al boom delle due ruote che ha ridotto la spesa pubblica per trasporti e infrastrutture automobilistiche.