CHI DI ARENZANO FERISCE DI ARENZANO PERISCE

Caro assessore alla protezione civile, andare in tv per dire che occorre stare attenti a parlare delle allerte perché ci si fa male non è proprio il massimo della comunicazione…

Le allerte sono emanate da un ente pubblico che lavora anche con i soldi pubblici di noi contribuenti…

E si ha tutto il diritto di parlarne…

Se sono una risorsa parliamone…

Se sono una minaccia parliamone lo stesso…

Forse lei non sa che durante il mio personalissimo #ignotur, a cui forse dovrebbe partecipare almeno una volta, racconto di me, della mia passione per la meteorologia e di come l’ho sviluppata da quando ero bambino sino ad oggi…

Racconto delle mie esperienze alluvionali…

Racconto come nascono certi fenomeni

Racconto quali strumenti utilizzare per fare un monitoraggio attento e puntuale…

Dove andare a reperirli e insegno loro come leggerli e interpretarli…

Compresa la vostra, che poi è anche nostra (i soldini ce li mettiamo noi) rete di monitoraggio graficamente discutibile…

Racconto loro della differenza (oltremodo sbagliata secondo me, ma aihmè imposta a livello nazionale) delle due scale di allertamento…

E insegno loro ad osservare, quotidianamente…

Sopra, il cielo e i suoi fenomeni, e sotto, il terreno e il luogo dove abitano…

Ad Arenzano, dove suoi conoscenti hanno cercato di fare il possibile per boicottarmi, è stato un tripudio di persone che avevano solo fame di conoscenza…

Oltre 200 persone inchiodate lì, dalle 8 sino a ben oltre mezzanotte…

E se loro sanno, il Vostro lavoro diventa automaticamente più semplice e meno gravoso…

Ed è per questo che devo ringraziare pubblicamente il sindaco Francesco Silvestrini Sindaco di Arenzano per la splendida organizzazione…

Spero di replicare presto…

Una serata densa di emozioni…

Voi che cercate di accaparrarvi le ultime ignoAGENDE per diventare meteobeline professioniste…

Ed io che autografo l’ignoAGENDA a tutti voi e alla figlia del professor Siccardi, il padre fondatore della protezione civile in Italia e che ho avuto l’onore di conoscere tanti, tantissimi anni fa…

Emozioni a cascata che mi regalate voi, con la vostra presenza e l’affetto con il quale mi travolgete a questi incontri…

Ora tocca a Mignanego…

Sabato 28…

Ve ne parlerò in un post dedicato…

Ma vi aspetto a braccia aperte…

Pis en lov

Siempre ?

Previsioni per giovedì, 26 ottobre 2023

Non è che domani sera mi piaccia così tanto…

Sebbene ci sarà da aspettare…

Sebbene avremo un’altra mezza giornata per consentire il deflusso dell’acqua delle piogge precedenti, le cumulate nel bacino del Magra e in quello del Vara hanno superato il centone con qualche picco addirittura sopra quota duecento…

Insomma, l’assorbimento sarà difficile e avremo una risposta dei fiumi e dei torrenti quasi immediata…

L’esordio non mi preoccupa…

Volgarmente pasticciato…

Certamente più chiuso a levante, in seno ad un Capitano che tenderà a divenire sempre più il protagonista di giornata…

Forse qualche pisciata arroccata nelle zone interne del levante e poco più…

Nel corso della giornata, Capitan Libeccio, tenderà a farsi quasi certamente più ostrato…

Insomma, meno francese e più mediterraneo…

Meno componente sud-occidentale e maggiore componente meridionale…

Con un bagaglio a mano di Mestizia notevole…

E saranno schiaffi a mano aperta lungo i crinali…

Rafficato sotto costa…

Sconsigliati parrucchi e gonnelline…

E passeggiate lungo le scogliere…

Il cielo tornerà a incupirsi dappertutto…

Il fronte, un po’ sbilenco e meno strutturato del precedente, busserà alla porta più occidentale di casa Liguria, quella al confine dei senza bidè…

La troverà socchiusa…

Qualche piovasco e persino qualche rovescio sarà possibile anche laggiù, ma al di là di qualche momento di disincantata euforia, l’accumulo finale non dovrebbe ricalcare quelli dei giorni precedenti…

Un fronte sbilenco che però sarà supportato da un Capitano che, nel corso del pomeriggio, ma soprattutto tra l’ora dello spritz e quello della cena, comincerà a macinare chilometri dal profondo bacino del del Mediterraneo…

E le precipitazioni a concentrarsi proprio a levante, tra il genovesato e le Alpi Apuane…

Lungo la costa non mi aspetto accumuli significativi o clamorosi…

Ma nelle zone interne, laddove un Capitano quasi ostrato andrà a sbattere e a sollevarsi forzatamente e inevitabilmente, si potrebbe persino ripuntare al centone…

Con la conseguente risposta quasi immediata di tutto il reticolo idraulico del centro levante…

Provo a lasciarvi in dote qualche tavolozza…

Didatticamente esaustive…

Quasi certamente più del mio pippotto…

Ci si aggiorna domattina…

Anche se non credo cambierà molto…

Bonsuar ?

Previsione per mercoledì, 25 ottobre 2023

E’ entrato prepotente Capitan Libeccio…

E se stanno accorgendo nelle zone interne del levante…

Dove piove con estrema disinvoltura…

Ma al momento non v’è alcun rischio di stazionarietà pericolosa…

Domani giornata di transizione…

Ma non per Mastro Eolo…

Madre Natura ci ha riconsegnato una terra nuovamente zuppa…

Sebbene l’abbia fatto con poco tatto…

Ma quasi due anni di siccità sembra, e ripeto sembra, abbiano quasi disabituato il terreno a ricevere quantitativi di pioggia importanti ma non certamente alluvionali…

Non ricordo una reazione così improvvisa non solo di torrenti come il Recco e il Boate, ma anche il Bisagno, seppur lontanissimo da una crisi idraulica, ha reagito di colpo e neppure di poco…

Domani il Capitano galopperà per tutto il giorno…

Parallelo, o quasi, a ponente, certamente più a perpendicolo, o quasi a levante…

Il risultato è scontato…

Gran Soleil appena sporcato su centro ponente…

Dove si potrà rimettere fuori il nostro amato stendigno…

Variabilmente pasticciato a levante…

E persino qualche pisciata o piovasco sparato dal Capitano nelle zone interne di confine con l’Emilia e i senza c…

Ma credo ci si dovrà preparare ad un lungo periodo dai connotati prettamente e fortemente autunnali che si consoliderà anche con l’inizio del nuovo mese…

L’Atlantico ha aperto il terzo, il quarto e il quinto valico…

Contemporaneamente…

E voi sapete quanto è pigra Madre Natura…

Quando imbocca una strada, difficile che la abbandoni dopo poco…

Ci si legge domattina…

A bocce ferme ho bisogno di aggiornarvi per la prossima tappa dell’ignotur di sabato 28 a Mignanego e sulla ristampa delle ignoAGENDE…

Bonnuì… ?

CRONACA DI UNA NOTTE DI (STRA)ORDINARIA FOLLIA

Avrei mille cose da dire…

Ma vi chiedo una sola cosa…

Ma vi siete letti in questi due giorni?

Scirocco, travaso, convergenza, pluviometri, radar, millimetri..

Ma quanto siete diventati bravi?

Quanti di voi stanno cominciando a camminare da soli, a saper leggere un evento, a cercare gli strumenti, a guardare un radar, a scoprire i pluviometri della vostra zona?

E poi a condividere, a cercare in mezzo agli altri certezze, conferme, o eventuali smentite…

Io stasera sono davvero felice…

Avete fatto un lavoro incredibile…

Che forse neppure potevate immaginare sino a poco tempo fa…

Avete ribaltato il concetto di autoprotezione di un sistema che vuole farvi calare dall’alto allerte senza darvi le competenze per comprendere ciò che realmente poi accade…

Autoprotezione passiva che diventa autoprotezione attiva…

Brave e bravi tutti!!!

Pensate…

A Rapallo, ieri sera, pioveva quasi nulla…

Il pluviometro più vicino al paese segnava 5, forse 6 millimetri…

In paese, le persone ignoravano cosa stesse accadendo a monte…

Proprio su monte di Portofino…

Il bacino dal quale attinge l’acqua il Boate…

Accumuli già a tre cifre…

Giù in paese il nulla…

Guardo il radar…

La linea di convergenza è come sempre piegata trasversalmente…

Da sud-ovest verso nord-est…

Come la barra della tastiera sopra il 7…

La traiettoria era Recco nella parte bassa, il monte di Portofino nella parte alta…

Rapallo città praticamente saltata…

Recco si allaga…

Il torrente omonimo arriva forse a meno di mezzo metro dall’esondazione…

La furia del Recco mi distrae…

Poi riguardo bene il radar e scrivo un post in fretta e furia…

Occhio al Boate…

Ma a Rapallo non piove quasi…

L’acqua, dentro il Boate, ci arriva da monte…

Mi catapulto immediatamente nella rete locale di monitoraggio meteorologico del comune di Rapallo…

Che la regione, qui, ha solo pluviometri e nemmeno un idrometro…

Le cumulate sono insindacabili, indiscutibili e implacabili…

Oltre 100 millimetri a monte, appena 5 giù in città…

Il Boate registra 1.55 metri di altezza…

Sono le 23.15…

E’ già tanta roba…

Oramai guardo solo quello…

In dieci minuti quel metro e mezzo diventa 2 metri e 2 centimetri…

Sono le 23.30…

Comincio freneticamente a condividere ciò che stavo osservando con chi, privatamente, mi stavo confrontando…

Conosco chi ha progettato e costruito quella rete di monitoraggio…

Cerco anche lui…

Nel frattempo la linea di convergenza slitta leggermente verso levante, abbandonando Recco e piantandosi proprio sul Promontorio, lato Tigullio…

Il Boate continua a salire…

Ci sarebbero già le condizioni per far suonare una sirena e chiudere tutte le strade, i ponti e le vie d’accesso…

Pochi minuti dopo, sono le 23.35 il Boate registra un’altra ondata di piena e l’idrometro segna 2.50 metri di altezza…

4 minuti più tardi, sono le 23.39, supera i 3 metri…

Si cerca di capire e di ricordare quanto siano alti gli argini…

Intanto la struttura temporalesca fa ancora un passetto avanti verso levante…

Alle 23.42 mi arriva un video…

Il Boate fa davvero paura…

Lo posto subito qui, nella “nostra” pagina…

Un minuto dopo l’idrometro registra un incredibile 3 metri e 22 centimetri…

Sino al picco massimo di 3.32 toccato alle 23.55…

Linea di convergenza che finalmente abbandona definitivamente il Promontorio e si spinge sino al chiavarese…

Un minuto dopo la mezzanotte, l’idrometro registra il primo calo sensibile dell’onda di piena e il Boate scende sotto quota 3 metri (2.99) e la città è salva…

E un lungo sospiro di sollievo ci accompagnerà fuori dallo scampato pericolo…

Grazie Simo ?

Previsioni per martedì, 24 ottobre 2023

Ho guardato la modellistica…

Al di là che si continuerà a fare monitoraggio stretto…

Ma per oggi, sino a domattina, riscriverei esattamente ciò che scrissi ieri sera…

In verità, in verità vi dissi…

“Il vero cambio di passo si avrà nel corso del pomeriggio…

Quando l’avvicinamento della nuova depressione atlantica smuoverà un Mastro Eolo temporaneamente tornato nel suo torpore quotidiano e richiamerà uno scirocco che, dovrebbe riuscire a risalire tutto il Tirreno settentrionale sino a lambire i quartieri orientali di Genova…

Contemporaneamente, la differenza termica e di pressione tra Catino Padano e Mare Nostrum dovrebbe attivare l’immancabile travaso di aria più fresca dai soliti troppo pieni naturali…

Giovi, Turchino, Cadibona, trampolini comodi, cascate naturali attraverso le quali l’aria più fredda all’interno del catino padano si getterà a soldatino verso la linea di costa…

Linea di convergenza, tra Scirocco e Sua Maestà che, a differenza di qualche giorno fa, dovrebbe disegnarsi proprio sul settore centrale, indicativamente tra voltrese e Promontorio di Portofino…

Sarà questo, il momento più delicato in cui il monitoraggio della pioggia e della sua intensità dovrà far scattare, qualora ce ne fosse bisogno, quelle misure proattive di autoprotezione…

A stasera, però, non vedo dosi di quegli ingredienti all’interno del nostro pentolone per scatenare quegli accumuli devastanti al ritmo di 100 millimetri all’ora per 4/5 ore consecutive…

Che poi sono la caratteristica comune delle nostre grandi alluvioni…

Ma in questi casi la modalità di approccio ad un evento del genere non deve cambiare…

Perché anche qualora fossero “solo” (si fa per dire) 100/150 o 200 litri per metro quadrato, se è vero che all’interno di un bacino come il Bisagno o il Polcevera non dovrebbero creare particolari problemi, all’interno di bacini più piccoli le cose possono andare diversamente…

La particolarità dell’evento, in questi casi, è la stessa che sono solito raccontare, disegnare e descrivere durante le mie tappe dell’#ignotur

Le precipitazioni tenderanno a concentrarsi in una ristretta fascia di territorio, lasciando sostanzialmente all’asciutto il resto di casa Liguria…

Almeno sino all’entrata franca del fronte perturbato…

E di Capitano Libeccio…”

Utile, tra l’altro, a un doverose ripasso in caso di interrogazione a sorpresa… ?

Ora però occorre fare dei distinguo e aggiornare l’ignoprevisione…

A nostro favore abbiamo una linea di convergenza che al momento non ha avuto carattere temporalesco…

Ma potrebbe occasionalmente diventarlo…

Anche la differenza termica tra Scirocco e Travaso Padano non è così elevata come in altre occasioni…

E l’intensità delle precipitazioni, seppur elevata, non raggiunge le medie da quasi 100 litri d’acqua all’ora per metro quadrato delle nostre tragiche e drammatiche alluvioni…

A nostro sfavore, invece, abbiamo la lentezza del fronte perturbato (perché questo non è il fronte perturbato) ad avanzare dai senza bidè verso levante…

Lentezza che ci espone ad una convergenza che, a fasi alterne, si potrebbe protrarre sino a domani mattina…

Che tradotto in soldoni significa accumuli spalmati in più ore ma comunque elevati…

Le precipitazioni intense anche nelle zone interne, che poi sono quelle che non provocano gli allagamenti in città, ma le frane, gli smottamenti e soprattutto incidono fortemente sulle piene del nostro reticolo idrografico…

Le fasi alterne di scrosci d’acqua torrenziali a pause asciutte o quasi sono dovute proprio al braccio di ferro tra i due venti contrapposti…

Ciò provoca un movimento tipo bascula della linea di convergenza quanto mai opportuno per permettere lo smaltimento della pioggia…

Al di fuori di questa linea di convergenza si conteranno le briciole, o poco più…

Il cambio di scenario avverrà domattina…

Quando finalmente il fronte romperà gli indugi e, come sempre, preso per mano da Capitan Libeccio, attraverserà tutta casa Liguria da ponentissimo sino alla Toscana come un vero e proprio aratro…

Vi sarà la possibilità di un’instabilità marcata, anche temporalesca, ma certamente non più stazionaria…

Il fronte transiterà da ovest verso est, riempiendo i bulacchi anche nel resto della regione…

Da valutare il rischio idrogeologico del settore compreso tra genovesato e Promontorio, quello più colpito dalla linea di convergenza, dove la transizione potrebbe essere un po’ meno veloce rispetto a ponente a causa della resistenza ad oltranza di uno Scirocco che non vorrà lasciare campo, spazio e palcoscenico al Capitano…

E gli accumuli già in dote creare i presupposti per un’attenzione ancora elevata…

Di più ninzò…

Vi lascio con la tavolozza centrata per domani mattina, con l’ultimo spauracchio di una convergenza notturna prolungata…

E quella centrata nel corso della mattinata, quando il fronte entrerà prepotente all’interno del Golfo e prima di sfilare verso levante, potrebbe anche buttar giù qualche gavettone di troppo…

Ci si legge fra un pochino…

Orvuar ?