Domani sarà una giornata sui generis…
Sarò praticamente fuori tutto il giorno per registrare una trasmissione televisiva che andrà in onda il mercoledì successivo…
Quindi, care meteobeline, se mi vedete arrancare per le strade della valle Scrivia abbracciatemi forte, sorreggetemi, datemi conforto…
Nel frattempo, anche oggi, Don Mercurio ha alzato il gomito…
E abbiamo persino accarezzato i trentelli…
Ma fateci caso, son diversi, hanno un sapore, una trasparenza e una leggerezza che nulla hanno a che a fare con i trentelli di un mese fa…
Decisamente più secchi, con l’aria più limpida, son quei trenta gradi settembrini raggiunti grazie alla componente di compressione di Sua Maestà la Tramontana in caduta a soldatino dai monti verso la linea di costa…
Son quei trenta gradi che durano meno e soprattutto cominciano a crollare ancora prima che Gran Soleil vada a coricarsi…
Ok, son tanti e siamo a settembre, ma decisamente sopportabili…
Domani, lungo il mio percorso itinerante oltre giogo sarò certamente testimone dei prodromi di un cambiamento che si materializzerà definitivamente per noi nella giornata di giovedì…
Partiremo poco dopo l’alba, con un cielo che mi aspetto ancora tenacemente luminoso…
Ma il fiume d’aria fredda che comincerà ad addensarsi, a spingere e a premere contro i versanti esteri della barriera alpina alzerà la pressione oltralpe e la abbasserà all’interno del Catino Padano…
E di tutto questo se ne accorgerà Madre Natura…
Che non potrà fare a meno di richiamare aria più umida dal mare per andare a compensare quella pressione più bassa all’interno della Pianura…
In mezzo, tra mare e pianura, ci siamo noi…
E non mi stupirei di veder muovere (anzi voi, io no che mi troverò nel cuore della valle Scrivia) drappi di Santissima e torreggiare qualche nube a sviluppo verticale davanti alla battigia a poche miglia dalla linea di costa…
Tutt’altro che semplice disegnarne l’evoluzione, ma da quelle nubi in arrivo dal mare, (direi ponentissimo escluso) potrebbe persino sganciarsi una scrollata, qualche piovasco, un rovescio localizzato e addirittura un temporaligno sul settore centrale…
Previsione cecchina?
Macché, tutt’altro…
L’instabilità di domani dipenderà anche e molto dall’interazione tra le brezze più fresche di terra del mattino che scenderanno sino alla battigia lungo le valli affacciate a Mare Nostrum, con il richiamo dal mare che Madre Natura tenderà ad attivare a metà mattina…
L’incontro/scontro (niente paura, siamo nella categoria pesi leggeri) potrebbe generare un po’ di instabilità tra savonese di levante e gran parte del settore centro orientale…
Se accadrà lo vedremo domattina…
Di sicuro, le condizioni del cielo tenderanno progressivamente a sporcarsi e a pasticciarsi lungo la linea di costa centro-orientale, mentre da nord, la spinta dell’aria fredda contro le Alpi comincerà a far transitare i primi drappi di nubi medio alte in grado, entro sera, di attraversare tutta Casa Liguria…
Lo so, domani scalpiterò…
E non vedrò l’ora di tornare fra, a casa igno, per il consueto pippotto serale…
Perché sono convinto che i modelli andranno nuovamente in pappa e una sberla così fredda con una condizione di partenza così calda produrrà comunque sorprese di ogni tipo…
Le uniche certezze, al momento, riguardano il Catino Padano…
Da domani pomeriggio/sera, le Alpi cominceranno a cedere e l’aria fredda comincerà a riversarsi al suo interno, creando una potenziale linea di forte instabilità temporalesca dai gianduiotti orientali, passando per i longobardi, sino a scartavetrare tutte le regioni nord-orientali…
La nostra volta?
Non sono le traiettorie peggiori per noi, anzi…
Completamente diversa dall’ultimo affondo…
Ma l’aria sarà molto fredda e il mare, che non è un vigliacco, secondo me reagirà…
Il dove e il quando lo vedremo insieme domani…
Un centimetro alla volta…
Intanto vi lascio con l’unica certezza…
Quella dello sfondamento dell’aria fredda domani pomeriggio all’interno del Catino Padano…
Bonsuar 
