Sono sincero, al di là dei gusti personali, al di là della stagione in corso, al di là di un lungo periodo fortemente instabile, il possibile passaggio temporalesco disegnato a cavallo tra questa notte e domattina è didatticamente meraviglioso…
Ma che piaccia o meno, che lo si capisca o meno, gli eventi estremi, da sempre, catturano l’attenzione e la meraviglia di ogni appassionato…
Un po’ come accade per i cacciatori di tornado americani…
Ma che, se utilizzati nella maniera giusta, invece che essere derisi o ancor peggio denigrati (come se la passione per gli eventi atmosferici fosse la causa degli stessi), possono diventare uno strumento utilissimo in termini di previsione, prevenzione, monitoraggio, sorveglianza e allarme…
Stasera vi allegherò alcune tavolozze rappresentative di ciò che accadrà sopra le nostre teste, a circa 5mila e 500 metri di quota…
Un nocciolo di aria fredda, collegato ad una saccatura di bassa pressione, è partito questa mattina dalle isole Britanniche ed entro domattina transiterà esattamente in corrispondenza del nord italico…
Valori termici intorno ai -20/-24 gradi che associati ad una circolazione, in quota, in senso anti orario e dunque ciclonica, saranno in grado di aizzare e sollecitare l’atmosferica carica di Mestizia all’interno del Catino Padano…
La transizione tenderà a lambire anche casa Liguria…
E, come oramai avete cominciato ad imparare, avverrà nel momento (si fa per dire) “migliore” per noi…
A notte fonda e durante le prime ore del mattino, Mare Nostrum, in vantaggio termico rispetto alla pianura, sebbene appena lambito dal passaggio in quota, parrebbe riuscire a reagire…
Che con ogni probabilità, la linea d’instabilità, o quello che io chiamo solitamente aratro temporalesco, possa coinvolgere il settore centro orientale è dato per scontato da molta della modellistica a nostra disposizione…
Decisamente più difficile, invece, immaginare l’eventuale punto di innesco, che potrebbe tranquillamente variare dal savonese sin verso il genovesato più orientale…
Ad ogni buon conto, il passaggio non sarà lento, e localmente, al netto del punto di innesco, tra genovesato orientale e levantissimo potrà assumere un caratteraccio…
Che tradotto potrebbe significare locali picchi di precipitazione da 20/40 millimetri all’ora accompagnati da qualche fenomeno grandinigeno…
Il tutto, accompagnato da un Mastro Eolo oserei dire maestralato, tenderà ad esaurirsi nel corso della mattinata con la possibile “squall line” temporalesca che abbandonerà lo spezzino e concentrerà le proprie attenzione solamente all’interno del Catino Padano…
Non mi stupirebbe, sin da subito, poter osservare un Gran Soleil in rampa di lancio mattutina a riprendersi la scena e il palcoscenico…
Diverso, invece, e forsanche più difficile il disegno previsionale per il pomeriggio, quando ci troveremo nella parte non più ascendente della trottola ciclonica in quota come tra la notte e il primo mattino, ma dalla parte ascendente…
Condizione che farebbe accendere la convezione lungo le nostre dorsali con un fiorire di cumuli e cavolfiori i cui effetti, secondo me, potremmo pensare di provare a definirli non prima di domattina…
Vi lascio con un bel mazzo di carte…
A partire da quelle che definiscono la traiettoria della trottola ciclonica e fredda a 5mila e 500 metri di quota…
Per finire con quelle che provano a ipotizzare il possibile effetto al suolo tra stanotte e domattina, di quel passaggio su casa Liguria, e non solo…
Bonsuar
P.S.
Come sempre, lo sforzo, va nella direzione della ricerca spasmodica della comprensione, al di là di una previsione che non è mai banale…