Calma e gesso…
Che non siamo alla vigilia di un’alluvione…
Il passaggio perturbato, esattamente come gli ultimi che ci sono stati, sarà intenso, a tratti molto intenso, ma lontano da quelle cumulate che purtroppo conosciamo a memoria…
Cento, centociquanta millimetri in 24 ore possono essere tanti, a volte tantissimi, in quei territori dove lo smaltimento è certamente più difficoltoso…
Le nostre alluvioni sono caratterizzate da ratei pluviometrici che sfiorano i 100 millimetri all’ora per 4/5 ore consecutive…
Per un totale che, spesso, supera agevolmente i 400 millimetri in poche ore…
Allora perché tanta preoccupazione per domani?
Beh, innanzi tutto partiamo da uno stato di saturazione dei terreni praticamente al limite, con una capacità di assorbimento ridotta al lumicino…
Che in soldoni significa che tutto ciò che cadrà dal cielo finirà in alveo in breve tempo (i nostri tempi di corrivazioni sono brevissimi) e quindi, sebbene non saremo di fronte ad intensità alluvionali, un’occhiata a certi corsi d’acqua, almeno quelli dotati di idrometro, non guasta mai…
Tra il vivere spensierati sempre e ad ogni costo e vivere consapevoli c’è una grande differenza…
Ma la cosa che giustamente preoccupa di più è la tenuta del terreno, quella meno monitorabile, più imprevedibile e che può causare improvvisi cedimenti strutturali in città e movimenti franosi in territorio extraurbano…
Possiamo vivere con l’ansia?
Certo che no, ma non possiamo neppure far finta di nulla…
Se un pericolo che conosciamo e con cui viviamo e conviviamo abitualmente ogni giorno sappiamo che può aumentare esponenzialmente credo sia giusto parlarne, evidenziarlo e segnalarlo…
Stasera, i prodromi del nuovo passaggio busseranno alle porte di casa Liguria all’ora dello spritz…
Saranno i primi focolai, i primi groppi precipitativi che segneranno, altresì, il cambio di rotta definitivo di Mastro Eolo e l’entrata a piene mani e a piedi uniti di un Capitan Libeccio destinato a farsi Ostro entro stanotte e Scirocco sostenuto domattina…
Tra stasera e domani intorno all’ora delle lasagne domenicali, i maggiori accumuli tenderanno a concentrarsi sul settore centro occidentale…
Lungo la costa, in virtù di una ventilazione particolarmente audace e sostenuta, non mi aspetto bulacchi stracolmi d’acqua, ma saranno le zone interne, per effetto “STAU” o per dirla da ignoranti per effetto “SBARRAMENTO” ad andare velocemente in doppia cifra a più riprese…
Nel corso del pomeriggio, l’aria fredda che segue come un segugio il fronte perturbato farà la sua irruzione all’interno del mar Mediterraneo e si presenterà a casa Liguria sotto forma di rovesci intensi che tenderanno a concentrarsi prevalentemente sul settore centro orientale…
E se fino a quel momento la QD si sarà mantenuta elevata, arriverà il momento in cui occorrerà giocarsi il giolli, quello dei giochi senza frontiere…
Il trascinamento dell’aria fredda dalle quote superiori potrebbe regalare nevicate copiose, forse non troppo prolungate, tra la val Bormida, la val d’Orba e la valle Stura sino a quote calpestabili stimabili, ad oggi, intorno ai 6/700 metri di altezza…
Con la traslazione verso levante del fronte freddo, anche il comprensorio avetano e l’Appennino orientale dovrebbero riuscire ad abbassare una QD non così in basso, ma sufficiente ad imbiancare le cime oltre i 1000 metri, localmente anche un filo più in basso…
In parole povere, domani sera, con l’arretramento dello Scirocco, Torriglia e Rezzoaglio potrebbero giocarsi la spolverata in zona cesarini…
Confermati, invece, i 4 metri d’onda, sperando non diventino di più, per la seconda parte di domani, in seno ad auna ventilazione meridionale piuttosto profonda e sostenuta…
Vi lascio con qualche tavolozza…
In rigoroso ordine cronologico…
Non andrà esattamente così, ma rende bene l’idea delle due fasi diverse che caratterizzeranno questo passaggio perturbato…
Ho amici a cena e mi butto sui fornelli…
Se riesco farò aggiornamenti volanti, ma senza affanni o ansie…
In ogni caso domani mattina faremo il punto…
Ah, quasi dimenticavo…
Ribadisco la sconvenienza e non capisco l’analisi effettuata che ha permesso a tre valli come quella dello Scrivia, del Trebbia e dell’Aveto, fra quelle che hanno ricevuto il maggior quantitativo di pioggia in questo ultimo mese, di mantenere uno stato di allertamento verde…
E quindi, sbaglierò quasi certamente io, ma riconfermo il mio boh…
Orvuar