E’ un’alta pressione che pulsa…
Come tutte le alte pressioni…
Siamo nel limbo, nella zona di confine…
Siamo la cupola dell’anticiclone africano, la parte più alta della sua estensione, e siamo il bordo, il confine lungo il quale scorre il normale e naturale flusso atlantico da ovest verso est…
Ora un po’ più basso, ora un po’ più alto…
Sono piogge normali, quelle che si manifestano nel cuore dell’Atlantico…
Il vapore acqueo è tanto ma l’energia termica limitata…
Le piogge diffuse e democraticamente distribuite lungo tutto la curvatura della bassa pressione…
Bassa pressione e relativo flusso atlantico che dovranno fare i conti con l’impatto con la catena alpina…
Il fronte verrà spezzato e andrà in frantumi…
L’arco precipitativo, quasi disegnato col compasso sino in territorio gallico privo di ostacoli, si scinderà in vari nuclei temporaleschi…
L’aria più fresca entrerà all’interno del catino padano in maniera disomogenea a seconda delle varie altezze montuose, a seconda delle varie turbolenze che la stessa catena alpina creerà in seno al flusso sparato da ovest e diretto verso levante…
L’aria, all’interno della Pianura sarà piuttosto calda e stracolma di Mestizia…
E ai primi sbuffi da ovest tenderà a reagire…
Si solleverà e saranno nuovamente uccelli per diabetici…
Target orario, indicativamente dopo pranzo…
A casa Liguria il risveglio provo a disegnarlo vagamente pasticciato per drappi di Santissima vagabondanti e velato a quote da altissima, purissima, levissima che faranno da annunciazione al fronte in avvicinamento…
Insomma, qualche brandello di Santa Macca lungo le coste, in particolare quelle centro occidentali, lenzuoligno ad alta quota che si farà trapuntino nel corso del pomeriggio…
Lo stramazzo, dal cuneese o dal basso Piemonte, nel corso del pomeriggio, sembra poter andare in porto…
Ma un po’ come oggi e come vi avevo annunciato ieri, da noi saranno nuovamente briciole…
Termicamente non è il nostro momento…
Catino padano ad oltre 30 gradi, Mare Nostrum, sebbene caldo, fermo a circa 23 gradi…
Non c’è partita…
E il grosso dell’energia verrà nuovamente scaricato all’interno di una Pianura Padana che dovrà fare i conti con l’ennesimo aratro temporalesco da ovest verso levante…
Per la farla breve, resta il pole l’imperiese orientale e il savonese…
Qualche scians in meno per il genovesato, ma non impossibile…
Mentre lo stramazzo serale sta provando lo sfondamento proprio a ponente, vi lascio la tavolozza con il momento topico, quello più favorevole per noi…
Ma son temporali di calore, termo convettivi e sospinti velocemente da correnti in quota provenienti da ovest barra nord ovest…
E quindi sostanzialmente inutili alla causa siccità…
Besos