Più fracasso che gocce di pioggia…
Qualche grandinata, un cielo scuro all’improvviso e le prime raffiche di quel fhoen annunciato stamattina…
Pluviometri implacabili e senza appello, abbiamo oscillato fra lo zerovirgola e qualche manciata di millimetri…
E son bastate le dita di una mano…
Ma lo spettacolo è stato assicurato…
E se provate a chiudere gli occhi, pensando a ciò che avete potuto osservare, provo a raccontarvelo alla mia maniera…
Il fronte, quello che stamattina è andato a sfracellarsi contro la barriera alpina era accompagnato da venti nord -occidentali piuttosto sostenuti…
L’immagine del radar postata stamattina non lasciava alcun dubbio…
Il tentativo di sfondamento era evidente…
L’aria, in caduta libera dalle creste alpine, ha raggiunto in pochi minuti le valli alpine e tutto il catino padano occidentale…
Durante la sua caduta verso la Pianura si è compressa, asciugata e completamente seccata…
E l’aria secca, lo sappiamo, è nettamente più pesante di quella umida…
Lo so, lo so, parrebbe il contrario, ma giuro che l’aria secca è nettamente più pesante di quella umida…
Quell’aria umida che si barcamenava e si trastullava tra Pianura e casa Liguria, figlia di un richiamo marino che sino a pochi minuti fa aveva irrorato di Mestizia gran parte del settore nord-occidentale…
Risultato?
Aria secca che discende dalle Alpi come un aratro e aria umida preesistente…
Densità diverse, pesi diversi, umori diversi…
Due masse d’aria destinate a non mescolarsi mai…
Il fhoen ha cominciato a trascinare via l’aria umida, incuneandosi al di sotto di essa, scaraventandola verso l’alto e verso l’Appennino di casa Liguria che ha dato il suo fondamentale contributo creando una sorta di trampolino di lancio naturale all’aria umida già in grosse difficoltà…
L’irruzione dell’aria secca dalle Alpi è stata prepotente, scostumata, direi meravigliosamente maleducata…
Così come è stata altrettanto prepotente il lancio del siluro d’aria umida in orbita…
E all’improvviso sono comparsi i primi cavolfiori, le prime nubi a sviluppo verticale…
Insomma, la convezione come non si vedeva da mesi…
Velocità di ascesa supersonica…
Che ha permesso alle gocce di pioggia di risalire e di scendere innumerevoli volte all’interno della nube convettiva e dare vita ai chicchi di grandine…
Che lo ricordo, non nascono così dal nulla…
Ma si formano a causa delle correnti ascensionali molto forti che rimandano in quota enne volte le grosse gocce di pioggia, tanto in alto da farle congelare più volte e farle precipitare solo quando abbastanza pesanti da vincere appunto le stesse correnti ascensionali…
Il tutto, ovviamente, non è durato molto…
Le correnti secche hanno invaso tutto il territorio, l’umidità a disposizione, il carburante, è andato esaurendosi sotto forma di precipitazioni, anche grandinigene, Don Mercurio schizzato alle stelle sotto le sberle a mano aperta di un Maestrale iper compresso e Mestizia scesa a livelli sahariani…
E mentre vi scrivo ci sono ancora alcune località che oscillano fra il 15 e il 20% di Mestizia accompagnata da valori termici che sarebbero alti e fuori media se fossero le due del pomeriggio, non quasi le otto della sera…
Domani è il fuoritutto…
Asciuga il divano, l’intero armadio, con l’amante (nascosto) compreso…
Gran Soleil sontuoso e Maestrale ancora vivace almeno per metà giornata…
Aria talmente tersa che secondo me, se spostassimo al Corsica potremmo anche puntare dritti ad ammirare l’Etna…
Mastro Eolo in scaduta solo nel corso del pomeriggio, qualche nube al pennellare il cielo a quote da altissima purissima, levissima e provo a giocarmi il giolli del tramontigno del secolo, vabbè dell’anno…
Ok ok, ho esagerato, il più bello del mese…
Ce provo…
Bonnuì