Previsioni per mercoledì, 20 marzo 2024

Tutto secondo programma…

I drappi di Santissima nei bassi strati a vagabondare lungo la costa…

Le velature e gli stracci di nubi ad alta quota…

Le scie di condensazione al terzo piano, quello sotto tetto…

Il crollo termico notturno rispetto al giorno precedente e la vistosa ascesa diurna che ha permesso di superare l’asticella dei 15 gradi in ogni anfratto di casa Liguria con le massime che hanno oscillato su valori tipici della seconda decade di aprile…

Cosa accade domani?

Avremo una particolare condizione per cui la pressione sarà più alta ad est dell’Italia rispetto al comparto più occidentale…

E siccome sappiamo che l’aria si muove da una zona di alta pressione in direzione di una zona di bassa pressione, è possibile ipotizzare un flusso d’aria che dalle coste romagnole e dalla porta spalancata della Bora possa andrà a colmare un Catino Padano che traboccherà dai troppo pieni naturali del nostro Appennino…

Aria più fresca che andrà a condensare proprio all’interno del Catino Padano creando, tra stanotte e domattina, una sorta di coperta che tenderà ad essere rimboccata anche lungo i nostri versanti padani esposti al flusso orientale…

Le Alpi fungeranno da barriera ad un flusso proveniente da est che sarà costretto a sbatterci la faccia, a risalirle, creando persino qualche precipitazione lungo la pedemontana delle Alpi occidentali…

Mi aspetto, quindi, un risveglio dominato da Sua Maestà traboccante dai valichi genovesi e savonesi…

Parte di quella nuvolosità padana, domani mattina, potrebbe farci visita in modalità doppia…

Sotto forma di gaigo, lungo le dorsali più elevate, mentre sul settore centrale, approfittando di una barriera appenninica modesta, sotto forma di copertura temporanea in sconfinamento dalla pianura verso la costa…

Copertura costiera che con la rimonta sontuosa di Gran Soleil dovrebbe tendere ad asciugarsi regalando una giornata oltremodo primaverile, oserei tardo primaverile…

Mi aspetto un Don Mercurio col gomito alzato…

La radiazione solare insieme ad un regime eolico settentrionale e che tenderà a comprimere lungo la linea di costa potrebbero regalare massime diurne che oltre ad accarezzare i ventelli, potrebbero persino superarli di slancio…

Approfittatene, perché Santa Macca è già dietro l’angolo…

Vi lascio due tavolozze…

Perché poi al di là della previsione, mi piace pensare che domani vi guardiate intorno e ricordandovi il pippotto di stasera possiate trovare riscontro nei meccanismi descritti…

Che poi è il vero obiettivo di tutto ciò che faccio…

Suar 😘

Si possono prevedere le scie di condensazione?

L’aria è un contenitore di vapore acqueo…

Ma non è un contenitore infinito…

A temperature diverse può contenere quantità diverse di vapore…

Se è più calda ne può contenere di più…

A 30 gradi può contenere sino a 30.4 grammi per metro cubo di vapore acqueo…

Se è più fredda ne può contenere di meno…

A zero gradi può contenerne solo 4.8 grammi per metro cubo…

La cosa importante è non confondere il vapore acqueo che è un gas (invisibile, incolore e inodore) con le nuvole, che sono entità allo stato liquido formate da micro goccioline d’acqua…

Perché ieri vi ho postato la tavolozza della previsione dell’umidità a circa 9mila metri?

Per farvi vedere che a quella quota, nel corso della giornata, sarebbe arrivata una massa d’aria satura, ovvero con il massimo del vapore acqueo che può contenere…

E quant’è il suo massimo?

Beh, ovviamente dipende dalla temperatura (in realtà anche dalla pressione, ma noi, per semplificare, ci limitiamo a prendere in esame solo la temperatura)…

Il pallone sonda lanciato questa notte a Cuneo ha misurato una temperatura di -44.1 a circa 9200 metri di quota…

Quell’aria non può certo contenere gli oltre 30 grammi per metro cubo che può contenere quando raggiunge i 30 gradi positivi…

E neppure i 4.8 grammi per metro cubo che può contenere a zero gradi…

A quella temperatura il massimo del vapore acqueo che può contenere quella massa d’aria è nell’ordine dello zerovirgolaqualcosa per metro cubo…

Davvero poca cosa…

Ed è facile intuire, anzi lo era sin da ieri, che oggi sarebbe stato molto facile poter osservare le scie degli aerei che insieme alla combustione rilasciano grandi quantità di vapore acqueo…

Vapore acqueo che, rilasciato all’interno di una massa d’aria satura e che può contenere pochissime quantità di vapore acqueo al suo interno, non può far altro che condensare e trasformarsi immediatamente in micro goccioline d’acqua o, come in questo caso, a causa della temperatura molto bassa, in micro cristalli di ghiaccio…

La loro persistenza dipende semplicemente dal vento in quota e da quanto viene in un certo senso “diluito” quel vapore acqueo in atmosfera…

Vi lascio tre immagini…

1) la previsione di ieri sera dell’umidità a 9mila metri che avremmo avuto oggi…

2) il radiosondaggio di questa notte a Cuneo che evidenzia una temperatura di -44°C, un’umidità già abbastanza elevata del 71% e una quantità di vapore acqueo per metro cubo di appena 0.18 grammi…

3) la foto appena scattata sopra la mia testa…