Previsioni per martedì, 5 luglio 2022

Speravo di riuscire a spiegarvi il mega mensolone che mi avete immortalato questo pomeriggio in arrivo da ponente…

Ho delle foto dell’amico Andrea che sono semplicemente spettacolari…

Ci proverò domani perché merita la spiegazione, merita il fenomeno e meritano quelle foto…

Oltre a tutte quelle con le quali mi avete inondato…

Siete spettacolari…

Vi immagino, anzi vi penso tutti quanti col naso all’insù…

Nel frattempo Madre Natura, dopo la strapazzata di quest’oggi, si sta rivestendo e ricomponendo…

Domani si torna nella modalità stenbai…

Gran Soleil sontuoso sin dal mattino, accompagnato da un Mastro Eolo lievemente ed educatamente orientato dai monti verso mare…

Destinato a fare un pliè durante il giorno per orientarsi dal mare, calmierare le massime lungo la ristretta fascia costiera alzandone i tassi igrometrici…

Massime over trenta, invece, confermatissime nelle zone interne e sulle bassure spezzine, un filo più difficili lungo la battigia, ma nemmeno troppo lontani…

Tutto il resto può essere spiegato dai quasi 23 gradi ai 1785 metri del monte Bue…

Giusto per capire il disastro e lo scempio che un anticiclone africano persistente può creare in montagna e negli equilibri di un habitat e di un ecosistema delicato come quello alpino…

Vi lascio con la tavolozza della temperatura prevista per domani a circa 1500 metri di quota…

Direi Africa, decisamente Africa…

Bonsuar

L’ennesima tragedia annunciata?

Al di là dei rischi…

Al netto del fattore rischio, che ogni sport presuppone…

Occorre prendere atto che non solo il clima è cambiato…

Ma che certe pratiche, certi percorsi, certe avventure così come si facevano qualche decennio fa non sono più fattibili…

Ce ne dobbiamo rendere conto noi…

Se ne devono rendere conto tutti coloro che gestiscono certe “attrazioni” che attrazioni non lo sono più…
Non conosco la Marmolada…

Ma non mi serve conoscerla…

Avete presente quando si discute di anticiclone delle Azzorre e anticiclone Subtropicale…

Sono due strutture che hanno caratteristiche molto diverse fra loro…

La perseveranza alle nostre latitudini dell’anticiclone Subtropicale in luogo di quello delle Azzorre, crea i peggiori effetti soprattutto in quota…

Vi mostro due mappe…

Sono riferite a questa notte…

Nella prima si vede perfettamente l’enorme pallone anticiclonico, quello delle Azzorre, stagliarsi in mezzo all’Oceano Atlantico e che prova ad allungare, proprio come accadeva un centinaio di anni fa, la sua influenza verso la parte occidentale del continente europeo…

Nella seconda potete osservare le temperature dei due anticicloni a circa 1500 metri di quota…

Possono raggiungere anche 12/14°C di differenza…

Ovviamente, la differenza termica al suolo non è e non può essere così rilevante, perché terra ferma e superfici marine si riscaldano principalmente per l’influenza dei raggi solari e non per le differenti temperature in quota…

Molto diverso, invece, ciò che accade sulle nostre Alpi…

Che subiscono, ormai da decenni, l’invadenza sempre più frequente di un anticiclone che ha la terribile caratteristica di essere molto caldo anche in quota…

Ricordate gli oltre 20 gradi a cavallo di Capodanno a oltre mille metri di quota?

C’era l’anticiclone africano…

Non quello delle Azzorre…

E l’aria, nei due anticicloni, è talmente differente da un punto di vista termico che anche la pressione al suolo ne risente…

Con l’anticiclone africano (aria calda e quindi più leggera a tutte le quote) si fa fatica a superare la soglia dei 1015/1020 millibar…

Con l’anticiclone delle Azzorre (aria in quota più fredda e dunque più pesante) si possono raggiungere valori anche superiori ai 1035 millibar…

Gli assetti sono cambiati…

E le medie fregano…

Se è vero che il pianeta mette in riga aumenti nell’ordine del grado in più ogni anno, ci sono ovviamente zone dove addirittura potrebbe persino fare più freddo rispetto a prima, ma zone dove l’aumento termico, proprio in virtù di dinamiche differenti possono essere notevolissime…

E in quota, questo meccanismo, è ancora più esasperato…

Impossibile non accorgersi di cosa stia avvenendo…

Impossibile non accorgersi della condizione drammatica in cui versano i nostri ghiacciai almeno da una trentina d’anni a questa parte…

Vorrei sbagliarmi, per davvero, ma ho come l’impressione che il fermo covid abbia tappato la vista e il cervello di chi organizza questi viaggi della morte…

Non pubblico il video per rispetto delle vittime…

Mi limito alle due mappe…

Con l’Azzorre che a circa 1500 metri di quota oscilla fra 8 e 12 gradi mentre l’Africa raggiunge valori compresi fra 18 e 24 gradi in tutta l’area mediterranea…

Forse più esaustive, certamente più lungimiranti…

Ari-sigh