Madre Natura sembra abbia deciso di complicarci un po’ la vita…
E neppure poco…
Si resta nel limbo…
Oggi più protetti, domani un pelo meno, mercoledì potrebbe persino scapparci il sorpresone…
Oggi la linea di confine la disegnano le Alpi…
In territorio straniero, al di là della catena alpina, son botte da orbi…
Il flusso di aria più fresco proveniente dall’Atlantico, trova terreno fertile per la formazione di temporali a ripetizione che lambiscono il confine italico e scorrazzano da ovest verso est imperversando dalla Svizzera sino a raggiungere gran parte del regno asburgico…
Cosa cambia domani?
Poco, ma quel poco potrebbe bastare per spostare il baricentro della linea di instabilità a sud delle Alpi, con un interessamento del catino padano, in particolare a nord del Po…
Ma andiamo con ordine…
Mettetevi comodi…
Domani assisteremo al transito di una perturbazione che muoverà i suoi primi passi da ovest verso est in territorio avverso, sulla cupola, sul confine di una campana anticiclonica africana decisamente claudicante…
Solito richiamo sciroccale che trasporterà una vagonata di Mestizia verso la nostra linea di costa che reagirà nell’unico modo che conosce…
Costruendo drappi e brandelli di Santissima che diverranno compatti e umidicci soprattutto dal savonese verso levante…
Altrove cielo comunque pasticciato, compreso uno Scudo Spaziale a ponentissimo che verrà messo a dura prova…
Possibili persino le pisciate e le sgocciolate a canes penis sin dal mattino concentrate soprattutto sul settore centrale tra genovesato e savonese, senza disdegnare il settore orientale…
Ma senza entusiasmo e senza la forza necessaria per risvegliare pluviometri dormienti e nuovamente impolverati…
Un po’ diverso il discorso all’interno del catino padano…
Ormai ribollente di aria calda e umida, trasformato in una sorta di cavò stracolmo di nitroglicerina, dovrà cercare di resistere alla tentazione di accendersi in serata, quando lo sbuffo da ovest di aria più fresca produrrà il suo massimo sforzo…
Saranno circa le 16, minuto più, minuto meno, quando si potrebbe concretizzare l’accensione delle prime micce sul Piemonte occidentale…
Insomma aria più fresca in quota con la propensione naturale ad essere più pesante e aria calda e umida al suolo, naturalmente e fisicamente più leggera, e con la voglia matta di prendere l’ascensore e salire all’ultimo piano di un’atmosfera che diverrà irrequieta…
Ma siamo quasi a 24 ore di distanza…
La previsione comincia a perdere di affidabilità, a divenire più labile, meno certa e bisognosa di un apgreid mattutino che arriverà puntuale…
Lo giuro…
Ma le probabilità che si formi una linea temporalesca discretamente intensa che dal Piemonte attraversi gran parte della Lombardia a nord del Po lambendo o colpendo anche Milano entro la serata è sufficientemente concreta…
Possibile, quasi certamente rapida, ma non ancora sicura…
Vi lascio con il possibile esordio pomeridiano…
Tanto, qui da noi, sarà Mestizia, pessistidio e fastidismo…
E poco altro…
Bonsuar…
P.S.
No, da noi non arriverà…
Le nostre scians ce le giocheremo tutte mercoledì mattina, in una mano a poker dove Madre Natura parte con un poker servito…
E a noi tocca fare almeno una scala a colori…