Talmente a canes penis che l’ultimo rovescio vagabondante in transito sulla verticale sotto la quale avevo deciso di tornare a corricchiare (nulla di serio, tranquilli ) dopo mesi e mesi di assenza mi ha preso in pieno…
Bagnato come un pulcino…
Ma oggi il cielo di casa Liguria ha regalato spettacoli mozzafiato…
E’ l’instabilità fatta in persona…
E’ la primavera in tutta la sua essenza…
E’ Madre Natura che restituisce ciò che toglie…
E’ l’aria calda e strabordante di umidità che viene letteralmente scaraventata verso l’alto…
E’ la convezione…
Improvvisa, rapida, velocissima, fulminea…
E’ l’aria calda e umida che sale a velocità folli…
30, 40, 50, sino a toccare punte superiori ai 100 km/h…
Dal basso verso l’alto, sulla verticale…
Ed è qui che si compie il miracolo…
Tutto ciò che non si vede, tutto ciò che non vediamo, diventa improvvisamente visibile anche ai nostri occhi…
Il vapore acqueo condensa all’improvviso…
E diventa visibile…
Microgoccioline d’acqua a formare quelle nuvole a sviluppo verticale che sembran proprio cavolfiori…
E tanto vanno su, tanto si scontrano fra di loro diventando sempre più grandi, sempre più giganti, sempre più pesanti…
Sino a crollare al suolo per manifesta obesità…
Insomma, diventano più pesanti della corrente che li ha trasportati su e cadono al suolo…
E quel vapore acqueo trasparente e invisibile scaraventato verso l’alto, diventato visibile sotto forma di nube ritorna da dove Madre Natura lo aveva prelevato…
Al suolo…
Anche quell’aria calda che si era fatta ascensore, leggera, anzi più leggera dell’aria circostante e attirata e stuzzicata dalla presenza di aria più fredda in quota, ritorna da dove era partita…
Come nel più classico dei sistemi di carico e scarico…
L’aria calda che sale, raggiunta una certa quota, e diventata più fredda e dunque più pesante, viene letteralmente trascinata al suolo dalle stesse precipitazioni…
Ricordandoci che ogni temporale a la sua fase di carico e la sua necessaria e indispensabile fase di scarico…
Si vabbè, ma domani?
Come oggi, anzi meglio…
Si parte belli sereni, asciutti, soleggiati e abbronzabili…
Ai primi profumi dei soffritti delle zone interne di casa Liguria, solita fioritura di cavolfiori tendenzialmente un filo meno aggressivi, una punta meno disinibiti…
Sempre possibili i rovesci, gli acquazzoni improvvisi e qualche temporalozzo con la modalità già ampiamente srotolata nei paragrafi precedenti…
Decisamente più difficile, rispetto ad oggi, l’affaccio al mare…
La solita disinvolta propensione a sbarcare lungo le riviere questa volta potrebbe non essere supportata dalle correnti in quota…
E lungo la ristretta fascia costiera può essere che si resti asciutti…
Mastro Eolo disordinato, brezzato da nord al mattino, sempre brezzato ma tendente a provenire dal mare durante il giorno, non parrebbe aver voglia di influire particolarmente sull’umore di un Don Mercurio bellamente e placidamente accomodato su valori quasi giugneschi…
O giugnosi…
Fate voi…
First chiama igno, rispondi igno…
Bonnuì
Scusate, quasi mi scordavo…
Il pippotto è il mio, lo splendido scatto, invece, è dell’amico Andrea…
Andrea Ferrando